R. & P.
”E’ la Locride, insieme a gran parte della fascia ionica, la grande assente nel piano di “iperconnessione ferroviaria ad alta velocità” dell’Italia prospettato dal Governo durante gli “Stati Generali” in corso a Villa Pamphili. La cosa non ci stupisce e, a differenza di molti, avevamo ben chiaro cosa intendesse dire il Presidente Conte qualche settimana fa annunciando l’impegno dello Stato per collegare ad alta velocità Reggio e Taranto.D’altronde era dai tempi del Piano delle Grandi opere disegnato a mano da Berlusconi a Porta a Porta nel 2001 che l’alta velocità tra lo Stretto e la Puglia aveva ormai preso, seppur teoricamente, la via bruzia rispetto al secolare corridoio ionico che dall’Unità d’Italia ai primi anni del 2000 aveva visto la fascia ionica come terra privilegiata per collegare tra loro Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia. Solo un prototipo, frettolosamente abbandonato dalla Fiat Ferroviaria, aveva fatto concretamente sognare e promettere che un giorno un Pendolino diesel avrebbe ondeggiato veloce e discreto a ridosso del nostro mare. Oggi la realtà è un’altra e non del tutto drammatica. Sono in corso di realizzazione, dall’estate 2018, lavori per oltre 500 milioni di euro che porteranno l’intera linea jonica ad essere elettrificata e velocizzata permettendo la percorribilità persino ai Frecciargento.E’ solo teorizzato, ma ancora manca di copertura finanziaria, il tratto Catanzaro Lido-Melito P.S., ma con interesse messo nero su bianco nei documenti programmatici approvati istituzionalmente negli anni passati. Recentemente anche la neo Presidente della Calabria Jole Santelli ha ribadito l’intenzione della nuova Giunta regionale di completare l’opera e già sono avvenuti i primi incontri con Rete Ferroviaria Italiana a riguardo.Ci stupisce che il Sindaco di Locri nonché delegato dei sindaci della Locride alle infrastrutture chieda oggi, per una ripicca assolutamente fuori contesto arricchita da disarmante ignoranza tecnica, lo smantellamento della ferrovia ionica proprio ora che tutto sta per procedere per come lungamente atteso da decenniOggi ci si rende conto che un’infrastruttura ad alta velocità tra Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia debba prevedere fermate nei principali snodi strategici ed economie di realizzazione, di tracciato e di percorrenza che solo l’ipotesi mista Tirrenico-Jonica in essere può garantire anche perché siamo ben consci che sarebbe irrealistico, come in troppi scordano spesso e volentieri, che un collegamento ad alta velocità possa fermare in ogni stazione della fascia jonica come purtroppo surrealmente accade con gli intercity jonici molto più lenti che in passato per via dell’aggiunta di troppe fermate in ogni campanile.Non ci si faccia trascinare in irresponsabili polemiche, non rimaniamo impantanati in irrealistiche suggestioni, neanche in sogno realizzabili e nemmeno auspicabili, pretendiamo piuttosto il completamento di ciò che è già previsto e che già di per sé comporterebbe benefici straordinari ed inediti per l’intera mobilità regionale ed interregionale. Si ascoltino e si chieda il parere di associazioni specializzate ed appassionate come “Ferrovie in Calabria” che da anni contribuiscono concretamente all’aumento della consapevolezza tecnica e culturale di politica e popolazione locale.Invitiamo quindi le amministrazioni comunali della Locride ad approvare ognuna una delibera di Consiglio Comunale in cui possa trovare spazio la voce del territorio e la richiesta, a Governo e Regione, dell’ultima tranche di finanziamento per la realizzazione di quanto già previsto e già in corso d’opera nel resto della fascia ionica calabrese.Delibera che siamo pronti a fornire incondizionatamente in bozza a tutte le 42 amministrazioni della Locride. E’ il caso di dirlo, è un treno che non possiamo perdere proprio ora e per disattenzioni, incoscienza e distrazioni più o meno interessate.
Iniziativa Democratica – Locri