R. & P.
Nella giornata di ieri, alcuni importanti esponenti del movimento #inpiedipersiderno ci hanno comunicato di non voler più far parte del nostro progetto.
Giuseppe, Sebastiano, Ida ed Emma hanno preferito interrompere qui il loro percorso ed a loro va il nostro ringraziamento per il cammino fatto finora insieme, e auguriamo loro le migliori fortune.
Riteniamo assolutamente corretto che chi non condivide il percorso decida di prendere strade diverse. Perché vedete, costruire un movimento totalmente orizzontale è difficile proprio per questo: non sempre si trova la quadra, le anime sono diverse e le convinzioni spesso portano a frizioni e discussioni. Il movimento è un bellissimo diamante grezzo con tante facce, che prese da sole hanno ognuna un taglio diverso ma che insieme compongono una luce accecante.
Ma è proprio questo il motivo per il quale #inpiedipersiderno è differente. Perché mettiamo le idee, il progetto, davanti a tutto. Si discute, ci si confronta, si alzano i toni e si trova la quadra, sempre. Il nostro è un percorso difficile, che non parte però dalle sigle, dai conteggi, dai numeri. Parte dalle persone.
Sarebbe più comodo calare le decisioni dall’alto, parlare di tabelline e numeri, di voto e incarichi. Capita che non tutti siano d’accordo con questo metodo, perché è più complesso. Ma solo quando si arriva in cima la bellezza del panorama può cancellare la fatica della salita.
Dunque auguriamo le migliori fortune a Giuseppe, Sebastiano, Ida e Emma, con una piccola ma dovuta precisazione. Non sono Il Volo e Fratelli d’Italia a lasciare il movimento, solo perché non ne hanno mai fatto parte: #inpiedipersiderno cammina sulle gambe delle persone e nelle idee di esse, non negli statuti delle sigle.