R. & P.
Caro Mimmo, siamo ancora scossi e attoniti per quanto accaduto a te e a Cosimo nella terribile serata di giovedì. Ci chiediamo ancora come sia potuto accadere che qualcuno abbia voluto usare odio e cattiveria nei confronti di un uomo buono, onesto, garbato e generoso quale sei.
Ti conosciamo da una vita, abbiamo condiviso insieme a te momenti di vita pubblica e incontri privati, conosciamo le tue qualità, la tua bontà e il tuo essere sempre corretto e disponibile con tutti. Affidarti la presidenza della giuria del premio letterario è stata una conseguenza logica della volontà di tutti, in primis del compianto Aldo De Leo, che prima della sua prematura scomparsa aveva detto a chiare lettere che il futuro del premio letterario “Città di Siderno” sarebbe stato affidato alla tua saggezza e capacità.
L’amore per i libri ci ha unito ancora di più. Ecco perché quando abbiamo visto le immagini delle auto di proprietà della tua famiglia in fiamme ci sono tornati in mente i roghi di libri nei momenti più bui della storia mondiale. Gesti vigliacchi, di odio e di cattiveria, tipici di chi è figlio della subcultura della sopraffazione. Gesti che però non produrranno alcun effetto, perché tu, Mimmo, sei il nostro fratello del quale andiamo più orgogliosi e insieme a noi continuerai a lavorare per diffondere l’amore per la cultura, per la solidarietà e il rispetto altrui.
Ti abbracciamo, sempre e per sempre al tuo fianco.
IL COMITATO ORGANIZZATORE DEL PREMIO LETTERARIO “CITTA’ DI SIDERNO”