RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Il coordinamento delle associazioni giovanili della Locride esprime profondo sdegno e preoccupazione per gli atti intimidatori che stanno avvenendo nel territorio da alcun mesi.
Per ultimo si annovera quello rivolto all’Assessore Federica Roccisano che si è consumato la scorsa notte e che segna forse, l’apice di una serie di eventi che hanno scosso le nostre coscienze di abitanti della Locride. Esprimiamo quindi particolare vicinanza all’Assessore, che si è dimostrata disponibile a un dialogo aperto e informale con noi giovani, che finalmente abbiamo deciso di alzare la voce. Il coordinamento ha deciso di formulare questo comunicato perché ai pochi vili devono contrapporsi le tante sofferenti persone perbene che non comprendono perché non si riescano a sconfiggere queste forme di criminalità. Tutti coloro che cercano di prevaricare sugli altri, utilizzando metodi e mezzi che minacciano il rispetto dei diritti e le libertà dell’individuo, ovvero lo stato di diritto, devono essere combattuti e vinti. Rivolgiamo quindi il nostro appello allo Stato; la collaborazione tra le associazioni giovanili della Locride, nasce soprattutto per il bisogno di opporsi al sottosviluppo, al disagio, allo spopolamento, alla non garanzia dello stato sociale. Sarà vano ogni intento di cambiamento e miglioramento finché alcuni continueranno a cercare di intimidire chi agisce per il bene comune, smorzando così le volontà, gli entusiasmi, la dinamicità di chi vorrebbe una Locride e un’Italia diversa. Non chiediamo che il sud venga assistito, vogliamo che sia produttivo e pienamente integrato in Italia e in Europa. È vero che i cittadini hanno un’enorme responsabilità, ma lo Stato forse no? La mentalità criminale non sarà sconfitta dagli onesti che invece la devono subire. Non ne hanno la forza, gli strumenti, però credono nelle istituzioni che lo devono fare. È vero che il sistema Italia soffre purtroppo per la presenza di forme di corruzione, per il non rispetto delle regole e per un entusiasmo sconcertante, un po’ di tutti, nel cercare di aggirarle, infatti nessuno può esimersi dal definirsi in parte colpevole per aver creato un sistema così disordinato. Ma per migliorare è allora necessario modificare l’intero sistema e quindi tutti devono agire senza tentennamenti in questa direzione. Noi giovani l’abbiamo capito e siamo pronti. Le nuove generazioni sono quelle meno intrise delle mentalità che hanno imperato fino a oggi e sono le più affini al cambiamento.