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Questa manifestazione rappresenta da ieri e fino a sabato prossimo, 18 novembre, un momento per accendere i fari su qualcosa che ci fa venire in mente uno slogan dell’oggi procuratore di Napoli, il geracese Nicola Gratteri, che ci piace ricordare in special modo per il suo sviscerato attaccamento a quei ragazzi ed a quelle ragazze che porta nel suo cuore: in special modo il giudice partecipa una sorta di slogan che suona più o meno così: “Studiate, fottiamoli!”. Che altro non è se non l’invito a formarsi in rapporto a ciò che è il proprio futuro, da costruire giorno dopo giorno, mattone dopo mattone, idealmente ma anche molto concretamente simboleggiato da un libro.
di Antonio Baldari
Anche quest’anno ci si libra, si vola in alto e sempre più su con la lettura. In Italia ed all’estero ha preso l’abbrivio anche quest’anno la campagna nazionale rivolta alle scuole di ogni ordine e grado, dall’infanzia alle superiori con la novità anche dei nidi, che promuove la lettura a voce alta e, più in generale, un appassionarsi sereno verso i libri.
Che non sono i “libri da studiare” ma sono “libri altri”, lo si specifica in maniera netta perché può permettere una maggiore nonché migliore volontà nell’immergersi nella lettura, un’immersione che non pesa, che non dà noie di alcun genere ma che regala, al contrario, emozioni, gioia, uno sguardo verso l’infinito, verso mondi nuovi ai più sconosciuti, tanto più se poi, la lettura che fai a voce alta, viene condotta in presenza dell’autore, di colui che materialmente ha scritto quel testo perché lo ha vissuto dentro di sé evidentemente.
Insomma “Libriamoci” rappresenta, da ieri e fino a sabato prossimo, 18 novembre, un momento per accendere i fari su qualcosa che ci fa venire in mente uno slogan dell’oggi procuratore di Napoli, il geracese Nicola Gratteri, che ci piace ricordare non solo per ciò che ha particolarmente fatto per l’affermazione, in Calabria principalmente, dei valori della giustizia ma in special modo per il suo sviscerato attaccamento ai giovani, a quei ragazzi ed a quelle ragazze che porta nel suo cuore: in special modo Gratteri partecipa una sorta di slogan che suona più o meno così: “Studiate, fottiamoli!”.
Che altro non è se non l’invito a formarsi in rapporto a ciò che è il proprio futuro, da costruire giorno dopo giorno, mattone dopo mattone, idealmente ma anche molto concretamente simboleggiato da un libro: quante volte si dice che i nostri padri non hanno avuto la possibilità di imparare perché si era un po’ più poveri di oggi, che invece si può osare apprendendo, studiando, leggendo ed ancora leggendo, per non essere le vittime di un domani senza ritorno!
“Libriamoci” è anche e soprattutto questo, passare fluentemente da una pagina all’altra, percepire la fragranza che emana da quel gesto e da quelle pagine, impregnarsi di tutto ciò che in esse è contenuto: proviamoci, fottiamoli!