di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA IONICA – «C’è un movimento sotterraneo da parte della Provincia prima e della Città Metropolitana poi, teso a depotenziare l’istituto tecnico per il Turismo di Marina di Gioiosa, attuato scorporando l’istituto tecnico industriale di Roccella e accorpandogli il liceo scientifico di Gioiosa; quando si sono mossi non hanno avvisato nessuno, tranne alcuni “eletti”: e la Regione ci mette del suo, sconfessando quelle linee guida sull’offerta scolastica che poi non attua, recependo in pratica, i deliberati dell’allora presidente della Provincia Raffa».
Il sindaco di Marina di Gioiosa Ionica Domenico Vestito non usa mezzi termini per introdurre l’argomento principale della seduta odierna di consiglio comunale, trattato in forma aperta, e relativo alle proposte relative all’organizzazione della rete scolastica provinciale e alla programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2018/2019 con particolare riferimento all’istituto tecnico per il Turismo “Umberto Zanotti Bianco”, per diversi decenni fiore all’occhiello della cittadina ionica e ora in sofferenza a causa delle politiche governative – ci riferiamo alla legge “Gelmini” di qualche anno fa – tese ad accorpare gli istituti che non raggiungono un determinato numero di studenti, oltre che della legge cosiddetta della “buona scuola”, emanata dall’allora esecutivo Renzi, che ha introdotto logiche aziendaliste e concorrenziali nella gestione degli istituti pubblici.
Il primo cittadino, che all’unanimità ha ricevuto mandato da un civico consesso in cui si sono registrate le assenze – giustificate – dei consiglieri di opposizione, di attivarsi a tutti i livelli per garantire la continuità dell’istituto nel territorio cittadino, delegando altresì il sindaco di Gioiosa Ionica (e consigliere metropolitano) Salvatore Fuda (presente in aula) a interrogare il consigliere delegato della Città Metropolitana Martino per trovare soluzioni per la stessa scuola, attualmente accorpata al liceo scientifico di Gioiosa Ionica.
Vestito ha altresì ricordato come sia tuttora pendente un ricorso al TAR per difendere l’istituto per il Turismo «Per tutelare – ha detto – anche l’offerta formativa di un istituto che evidentemente qualcuno vuole fare morire, visto che è stato aggiunto l’indirizzo turistico anche all’istituto tecnico commerciale “Marconi” di Siderno».
Si tratta – è bene ricordarlo – di uno dei tredici istituti tecnici per il Turismo presenti nel territorio nazionale. Nel meridione ne esistono altri due: uno ad Amalfi e uno a Palermo.
La proposta licenziata oggi dal civico consesso intende chiedere l’accorpamento dell’istituto tecnico per il Turismo in una logica di omogeneità dell’offerta formativa, insieme all’istituto tecnico Industriale di Roccella Ionica, all’istituto Agrario di Caulonia marina e all’istituto tecnico di Monasterace. O, in subordine, di accorparlo al liceo scientifico di Gioiosa Ionica purché a quest’ultimo venga assegnato l’indirizzo musicale.
Una tesi che ha trovato d’accordo il suo omologo di Gioiosa Ionica Salvatore Fuda, che ha aggiunto che «L’accorpamento col liceo scientifico di Gioiosa Ionica non si è rivelato risolutivo, anche per via dell’orientamento manifestato in passato dal Comune di Roccella Ionica, inquadrato in una strategia che ha puntato a ottenere solo l’autonomia delle proprie scuole cittadine».
Fuda ha aggiunto che «Va salvaguardata l’autonomia dell’ITT di Marina di Gioiosa, anche se mi duole constatare come la Città Metropolitana, che non ha ancora approvato il proprio bilancio, non abbia fin qui palesato una visione corale del territorio, privilegiando il capoluogo e mettendo in disparte il resto».
Di particolare spessore l’intervento del dirigente scolastico dell’ITT di Marina di Gioiosa Antonino Molfea, che ha dapprima compiuto un esaustivo excursus della vicenda «Che affonda le radici già nel 2010, quando l’ITT riuscì a rimanere qui solo sfruttando una norma che prevedeva la permanenza delle scuole in un territorio condizionato dalla presenza della ’ndrangheta, visto che allora c’era la commissione di accesso agli atti».
Tra le varie proposte formulate dal dirigente Molfea, «L’esigenza di fare rete con gli altri 12 ITT presenti sul territorio nazionale» «il ritorno degli insegnanti di madre lingua per riportare gli esercizi di conversazione in aula», «combattere la politica perpetrata dagli insegnanti di scuola media che sconsigliano i propri alunni a iscriversi al nostro istituto che invece, come offerta formativa, è paragonabile solo al liceo classico», «Combattere l’orientamento di certi ambienti clericali di Siderno e Locri che sponsorizzano l’istituto magistrale», «Creare un istituto superiore per il Turismo che sappia dare continuità al percorso di studi compiuto fino ai 19 anni», armonizzare la rete dei trasporti per agevolare la frequenza degli studenti dei paesi interni», «Inserire studi di istituto nautico e del liceo sportivo, anche alla luce degli importanti risultati raggiunti dalle nostre rappresentative agonistiche, condotte dall’ottimo professor Salvatore Loccisano» e, in ultimo, ma non in ordine d’importanza «Accedere ai bandi INAIL per costruire un nuovo plesso scolastico, dopo aver opportunamente individuato il suolo pubblico dove farlo sorgere».
Il sindaco Vestito ha chiesto al dirigente Molfea di produrre una relazione scritta da poter allegare agli atti del civico consesso, mentre il suo predecessore Francesco Macrì ha ricordato come «Durante il mio mandato, c’era già un’intesa per costruire un nuovo polo scolastico a metà strada tra le due Gioiosa: la costruzione sarebbe stata a carico della Provincia, allora presieduta da Pietro Fuda, mentre il terreno, assai vasto, sarebbe stato ceduto gratuitamente dai proprietari».
Un progetto abbandonato? No, secondo l’attuale primo cittadino Domenico Vestito, che oltre che ricordare che «Il Piano Strutturale Comunale, attualmente all’esame del Genio Civile, mantiene quella destinazione nel suolo pubblico indicato dall’avvocato Macrì» e che «Molto presto, il patrimonio immobiliare di Marina di Gioiosa si arricchirà di numerosi stabili confiscati alla criminalità organizzata».
Il sindaco di Grotteria Vincenzo Loiero ha ricordato i tuoi trascorsi da studente dell’ITT «Con miei compagni di corso che arrivavano anche dal Catanzarese», mentre l’architetto Arrigo Lagazzo ha bacchettato la politica «E i suoi tempi biblici, che incidono negativamente sul territorio. Ha fatto bene il sindaco Loiero a ricordare gli ingenti stanziamenti di tre lustri fa per la realizzazione della scuola nuova, e il vero problema è che la Città Metropolitana vuole, a mio avviso, tagliare gli affitti degli istituti scolastici del territorio», una tesi, quest’ultima, parzialmente smentita dal sindaco Vestito, che ha detto che «parte dell’attuale plesso scolastico è già di proprietà pubblica».
Il filosofo Vincenzo Tavernese ha reclamato a gran voce «Un segnale forte della pubblica assemblea contro la deprimente politica nazionale che ha introdotto elementi di aziendalismo e concorrenza tra istituti scolastici», mentre il medico Rarà Gennaro ha constatato, riferendosi all’amministrazione comunale di Roccella Ionica come «Ognuno ormai curi solo il proprio orticello e anche l’intervento del sindaco Salvatore Fuda, lo definisco, con affetto, un po’ “cerchiobottista” e mi amareggia l’assenza dei cittadini questa sera: molti di loro vorrebbero difendere la scuola primaria di Possessione che ormai sembra più popolata da topi che da alunni».
Pronta la replica del primo cittadino di Gioiosa Ionica, che ha detto che «Non è più tempo di ridimensionare le scuole per assicurare, nel nostro caso, due dirigenze scolastiche deboli. Semmai, serve uno scatto in avanti sulla politica di crescita delle scuole, e se questo mio senso della realtà viene scambiato per “cerchiobottismo”, a me dispiace. L’unica – ha concluso – è puntare sulla qualità delle scuole e sulla loro offerta formativa».