di Francesca Cusumano
ROCCELLA JONICA – «Grazie Roccella Jonica, è stato incredibile, in questi due giorni sono stato a una festa in spiaggia pazzesca. Ogni volta che ritorno in Calabria, è una grande emozione».
Sono le parole di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, al termine del secondo giorno del Jova Beach Party, un successo che si è confermato anche nel finale di ieri, con (come per la prima serata) trentamila spettatori provenienti da tutta Italia, che dalle prime ore del pomeriggio fino a poco prima di mezzanotte, hanno occupato l’area Natura Village della spiaggia roccellese, facendosi trascinare dal clima festoso che anche per l’ultimo appuntamento, il cantautore toscano non ha esitato di riproporre, attraverso una formidabile combinazione di musica, spettacolo, balli, giochi e di ospiti intervenuti in questa due giorni del mega show salpato in Calabria, un concept unico che ha lasciato come per il 2019, anche per quest’anno targato 2022, il segno.
Ad affiancare Jovanotti sul palco, cinque musicisti: Saturnino al basso, Riccardo Onori alle chitarre, Christian “Noochie” Rigano al synth e computers, Gianluca Petrella al trombone e synth, Frank Santarnecchi alle tastiere analogiche, Leo Di Angilla, alla batteria e percussioni, Davide Rossi agli archi e Kalifa Konè alle percussioni, batterie, balafon, ngonì.
Dunque, adrenalina e gioia allo stato puro che l’artista non si è per nulla risparmiato di trasmettere ai trentamila presenti, tra un palco e l’altro, introducendo le performance dei suoi ospiti.
Spazio quindi al duo di musica elettronica, gli Ackeejuice Rockers che per Jovanotti hanno prodotto brani come “Sbam”, “Tutto un fuoco” e “Le Canzoni”, per poi passare al gruppo di musica popolare salentino, Canzoniere Grecanico Salentino, al quale si deve anche la collaborazione suggellata per alcuni testi di Mediterraneo, il nuovo progetto discografico del cantautore.
Sul palco si sono alternati anche il musicista maliano Baba Sissoko, uno dei maggiori esponenti di musica etnica e jazz e il produttore discografico, cantante e disc jockey tedesco, Shantel, che ha affiancato Jovanotti alla realizzazione del videoclip “Alla Salute” girato tra Scilla e Gerace, brano tra l’altro interpretato ieri sera al tramonto.
Ma sarà un tripudio di suoni, melodie e colori, un’esplosione di energia pura, tra salti e rock’n’roll, a mandare in delirio il popolo di Jovanotti quando quest’ultimo in consolle, dà inizio a uno strepitoso dj set, un mix dei suoi successi e non solo.
Si parte con “Yalla Yalla”, “Una Tribù che balla” e ancora alle hit dell’estate, “I love you baby”, “Sensibile all’estate”, fino ai pezzi storici come “L’estate addosso”, “Sabato” “La notte dei desideri”, “Le tasche piene di sassi”, “Penso positivo”, “L’ombelico del mondo” ”Un raggio di sole”, “(Tanto)3”, “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”, “Ragazzo fortunato” fino alla romantica “A te”.
Guest star della serata, Gianni Morandi che insieme a Jovanotti ha intonato il successo di Sanremo “Apri tutte le porte”, per poi esibirsi con il suo ultimo singolo “La Ola” e gli intramontabili “Fatti mandare dalla mamma” e “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”.
Insieme inoltre, hanno condiviso il ricordo di Rino Gaetano duettando in “A mano a mano” e di Piero Angela, scomparso ieri «Un saluto – ha detto Jovanotti sulle note della sigla di Superquark – a suo figlio Alberto che continua con altrettanta qualità la sua strada di divulgatore. Dobbiamo essere grati alle persone che ci insegnano qualcosa, che non ci giudicano, che ci guidano verso un mondo migliore».
Prima di salutare la Calabria, anche in realtà con un pizzico di emozione, Lorenzo Jovanotti ha espresso ringraziamenti agli ospiti intervenuti e alla sua squadra che «Porta in giro – ha commentato – questa grande macchina, una città che si sposta, una festa mobile, siamo centinaia a lavorare al Jova Beach Party, una follia che ci siamo inventati tre anni fa e che abbiamo deciso di rifare quest’anno».
Da qui, un riferimento anche alle critiche di alcune associazioni ambientaliste che hanno parlato di impatto negativo del concerto per l’ecosistema locale, ed in particolare per alcuni tipi di fauna «Non so – ha continuato Jovanotti – se sarà mai più possibile fare qualcosa di così difficile, strano e anche in qualche modo messo al centro di un mirino che io ritengo assolutamente inopportuno, perché noi stiamo semplicemente facendo una bellissima, grande festa, con gente che ha voglia di divertirsi e ripartire, una festa che facciamo in spiaggia, proprio perché è un luogo sacro, così come da sempre le grandi feste si fanno nei luoghi consacrati e se c’è un luogo consacrato alla natura – ha concluso – e allo spirito dell’uomo, è proprio la spiaggia. Due giorni di festa non hanno un impatto ecologico che può distruggere un ecosistema, questa è una bugia, non è vero. L’obiettivo della sostenibilità è di tutti e ognuno può fare la sua parte, mettendoci dentro un po’ di entusiasmo e collaborazione».