DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DI DOMENICO GATTUSO-ALBA CALABRIA-CANDIDATO NELLA LISTA L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS:
Meno di un anno fa, nel Novembre 2013, ALBA aveva lanciato un appello per chiamare a raccolta le forze sane della società calabrese al fine di rimettere in gioco gli esodati dalla politica, puntando a realizzare una rete di associazioni, movimenti civici, gruppi di lavoro tematici, e costruire un progetto politico misurato sulle esigenze concrete della comunità, credibile, organico e innovativo, capace di salvaguardare e valorizzare le risorse umane e materiali, di ridare speranza alla nostra regione e tirarla fuori dalle sabbie mobili in cui sta affondando.
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L’attuale crisi economica e sociale si riflette con accentuazioni preoccupanti sulla Calabria, perché qui il sistema delle attività risulta più fragile che altrove. Le ultime analisi SVIMEZ rivelano un quadro allarmante, un disastro economico-finanziario, ambientale, sociale e culturale che non ha precedenti. Prevalgono ancora il malgoverno, il malaffare, la burocrazia improduttiva, le azioni criminali, gli interessi di gruppi di potere spesso collusi. Le competenze, le capacità d’iniziativa, i talenti moltiplicatori di benessere sociale, sono mortificati ormai da troppo tempo; attraverso forme clientelari e cooptative, spesso si affermano i mediocri, specialmente nella pubblica amministrazione e nei posti di responsabilità, con conseguente alimentazione del circolo vizioso.
Le amministrazioni regionali di centro-sinistra e di centro-destra sono risultate fallimentari. Hanno prevalso logiche di potere ed interessi particolari rispetto alle logiche di sana, efficiente ed efficace gestione della cosa pubblica. Politicanti di basso profilo ancora imperversano sulla scena, spesso incolti, incompetenti, sempre più impegnati in squallide beghe interne ai loro stessi partiti, non di rado chiamati a fare i conti con la giustizia e subire condanne come nel caso dell’ex governatore, capaci di bruciare ingenti risorse pubbliche comunitarie, contornati da un sottobosco di funzionari assunti in sfregio alle norme e per alimentare clientele. Si è assistito ad una caduta verticale della fiducia nei confronti dei partiti politici tradizionali; circa il 50% degli elettori rinuncia ormai al voto, spesso per disgusto o rassegnazione. La Calabria conta la più alta percentuale di consiglieri regionali indagati; la casta, rimasta orfana del suo massimo rappresentante, invece di dimettersi in blocco, ha pensato bene di provare a cambiare le regole elettorali, nel modo più vergognoso possibile, puntando in particolare a far morire la partecipazione democratica con soglie di sbarramento che non hanno eguali in alcuna nazione o regione europea. E’ la stessa casta che ha portato al disastro la regione, avvalendosi peraltro di consulenti amici e senza titoli, che sono oggi sotto i riflettori della magistratura.
Appare più che mai necessario un forte segno di discontinuità. Tale segnale può venire dal fronte sociale che si riconosce nel Progetto della Lista L’Altra Europa con Tsipras, che alle ultime elezioni europee ha cominciato a delineare nuove prospettive per la politica, anche in Calabria. In questa prospettiva, con riferimento alle imminenti scadenze elettorali, si ritiene che:
- la forza e la credibilità di questo Progetto siano legate alla capacità di strutturare una soggettività politica nuova e non un ennesimo cartello elettorale;
- il Progetto debba ispirarsi ai principi costitutivi della Lista “L’Altra Europa con Tsipras”, e proporsi nettamente in alternativa ad ogni aggregazione politica responsabile del sistema delle larghe intese, assumere le connotazioni di un Soggetto Politico Nuovo che dia ampio ed effettivo spazio alle competenze, ai movimenti ed associazioni che in questi anni hanno rappresentato le istanze territoriali, alle persone migliori piuttosto che agli apparati.
Appare condivisibile dunque l’idea avanzata dal segretario regionale di Rifondazione, Pino Scarpelli, di lavorare per un percorso politico di alternativa alla Regione. Senza timori reverenziali nei confronti dei partiti esistenti, con la consapevolezza che occorra costruire con pazienza una sinistra nuova, aperta, inclusiva, capace di rappresentare veramente le esigenze della popolazione. In Grecia, in Spagna, ma anche in alcune province italiane questo progetto, libero da compromessi o soggezioni, sta già emergendo con forza. A Livorno, ad esempio, una coalizione di tre liste civiche e una di Rifondazione Comunista ha raggiunto il traguardo del 17% dei consensi.
La scelta di perseguire il Progetto della Lista Tsipras, attraverso una lista di alternativa o una coalizione di liste di alternativa alle prossime elezioni regionali, trova giustificazione in tre ordini di motivazioni:
– la gravissima situazione economico-sociale in cui versa la Calabria, determinata dalle forze politiche che hanno governato negli ultimi 20 anni, a cui sarebbe follia riconsegnare la guida;
– la necessità di dare una risposta responsabile e chiara a migliaia di persone che hanno creduto nel nostro Progetto, in coerenza con i contenuti e i messaggi espressi nella campagna per le Europee, e che oggi appare ancora più di attualità in considerazione di un aggravarsi della crisi economica e sociale e di tentativi renzo-berlusconiani di riforma della Costituzione e delle regole elettorali che lasciano presagire seri rischi per la democrazia;
– la consapevolezza che esista una robusta componente di elettorato esodata dalla vecchia politica, che non si riconosce nei partiti tradizionali, e che non si possa lasciare campo libero ad una formazione politica come il M5S capitanata da un Grillo oggi più che mai pericoloso nel suo posizionamento a destra e contro il Mezzogiorno d’Italia.
Siamo già all’opera per comporre il Soggetto Politico Nuovo di cui la Calabria ha bisogno. I contenuti del nostro Progetto saranno oggetto di dibattito pubblico nelle prossime settimane. Vogliamo fare emergere nuove, migliori figure politiche, donne e uomini che abbiano storie pulite, credibilità, competenza e capacità creativa, radicamento sul territorio, belle persone per quello che sono capaci di esprimere e non per estetica da salotti televisivi, avulsa da sciocche contrapposizioni generazionali. Vogliamo far nascere una nuova qualificata classe dirigente politica e tecnica, libera da collusioni e condizionamenti di qualunque genere. Vogliamo contribuire a dar vita ad una democrazia partecipata in cui la grande maggioranza della popolazione possa sentirsi finalmente determinante e coinvolta permanentemente nella gestione della cosa pubblica.
Vogliamo ridare speranza e dignità alla nostra gente e per questo cominciamo a costruire l’alternativa.