R. & P.
SANTA DOMENICA DI PLACANICA – “Lo Scoglio, come Lourdes e Fatima, è un luogo visitato dalla Madonna per favorire la riconciliazione delle anime con DIO ed è quindi dovere di ognuno l’impegno per perseguire e incarnare i valori che Ella ha testimoniato, nella propria vita, facendosi perfetta imitatrice di Cristo.” Ad affermarlo l’arcivescovo Antonio Ciliberti, che è venuto appositamente da Roma, sabato 25 aprile, a Santa Domenica di Placanica, presso l’Opera Mariana fondata da Fratel Cosimo circa mezzo secolo fa, per presiedere tuttE le sacre funzioni, che hanno luogo ogni mercoledì, sabato e domenica pomeriggio, dalle ore 15.
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Monsignor Ciliberti, conosce bene la realtà spirituale di Santa Domenica di Placanica, perché è stato il primo Vescovo ad averla sotto la propria cura pastorale dopo che è passata, a fine anni ’80, dalla giurisdizione della diocesi di Squillace a quella di Locri – Gerace. L’arcivescovo, durante la sua omelia, ha espresso: “Il caro Fratel Cosimo è lo strumento docile alla scuola di Maria per portare anime a Suo figlio Gesù”. Giunto a Santa Domenica di Placanica, l’arcivescovo, ha visitato, manifestando grande apprezzamento, l’Opera fondata da Fratel Cosimo, accompagnato dal coordinatore generale, dottor Giuseppe Cavallo, da altri membri della comunità e del gruppo giovanile di apostolato e preghiera, “I testimoni del Santo Rosario”, fondato da Fratel Cosimo, e con la scorta di due agenti della Polizia di Stato, del Commissariato di Siderno. In passato, l’alto prelato, ha sempre viaggiato sotto scorta, per le sue nette, coraggiose e decise posizioni assunte, sia contro i sequestri di persona, che avvenivano con frequenza, nella Locride, al tempo in cui lui guidava la Diocesi, sia contro i gruppi di potere, di qualsiasi genere e natura, che si annidavano anche all’interno di realtà ecclesiali. All’epoca furono esplosi diversi colpi di arma da fuoco contro l’episcopio locrese. Sabato, a Santa Domenica, monsignor Ciliberti, dopo aver guidato la processione con il Santissimo Sacramento, al momento della concelebrazione eucaristica, era attorniato da diversi sacerdoti fra i quali: padre Rocco Spagnolo, superiore generale dei padri missionari dell’evangelizzazione, comunità fondata dal compianto padre Idà, in odore di santità; don Marius, parroco di Mirto – Donisi di Siderno; don Antonio Finocchiaro; padre Raffaele Vaccaro, assistente spirituale della comunità Madonna dello Scoglio. A conclusione dell’intenso pomeriggio di preghiera, fra l’entusiasmo delle migliaia di persone convenute all’incontro, da ogni regione, l’arcivescovo si è pure compiaciuto nel constatare che, come sempre, allo Scoglio, si notano interminabili file di persone, per le confessioni e ha dichiarato: “L’opera Madonna dello Scoglio è molto importante per l’intera Chiesa e Fratel Cosimo è un docile strumento nelle mani di Dio per irradiare la Verità della Sua Parola”. In questi giorni, la comunità mariana di Santa Domenica si prepara ad accogliere circa 50.000 pellegrini per la giornata più speciale e importante dell’anno, ovvero l’undici maggio, in cui ricorre il 47° anniversario della prima apparizione della Madonna a Fratel Cosimo.