di Gianluca Albanese
SIDERNO – Quattro anni di sinistra plurale, democratica, inclusiva, propositiva. Quattro anni di Siderno Libera. Il movimento presieduto da Sandro Siciliano ha celebrato, come da tradizione, il proprio anniversario con un incontro conviviale aperto a una ristretta cerchia di amici e organi di stampa, tirando le somme di questi quattro anni di attività, nel corso dei quali ha allargato la propria base, riuscendo a coinvolgere nuove figure, e a sviluppare una buona cultura di governo, ponendosi altresì come soggetto politico dinamico e capace di aggregare le forze della galassia progressista cittadina.
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Insomma, il bruco è diventato farfalla da un pezzo, uscendo dal bozzolo della marginalità identitaria in cui alcuni osservatori politici paesani l’avevano relegata e ora, dopo aver compiuto diverse iniziative di studio e approfondimento di temi specifici (e formulato proposte operative alla Commissione Straordinaria al vertice del Comune), il movimento nato da una felice intuizione del comunista di lungo corso Damocle Argirò, ora lavora da mesi alla costruzione di una coalizione capace di proporsi per la guida amministrativa della città, puntando ad aggregare le forze del centrosinistra cittadino (Partito Democratico e Centro Democratico) su alcuni principi cardine dell’agire amministrativo.
L’impresa non è facilissima, anche se rispetto a un anno fa sono stati compiuti parecchi passi in avanti in questa prospettiva, alla quale Siderno Libera crede fermamente, conscia del diritto di avere pari dignità nei confronti dei propri interlocutori politici, e non escludendo nemmeno le opportunità di dialogo con altre realtà associative e politiche.
Insomma, il treno è in corsa e, rispetto ai partiti che troppo spesso subiscono le pressioni e le correnti della federazione provinciale di appartenenza, Siderno Libera è un movimento politico che può lavorare principalmente per elaborare una proposta programmatica dell’amministrazione comunale, scevra da obblighi organizzativi e decisioni calate dall’alto, tanto che il movimento, stando a quanto siamo riusciti ad apprendere, lascerà libertà di coscienza ai propri iscritti alle elezioni regionali del 23.