fotoservizio di Enzo Lacopo
GERACE- Si è svolto nella Sala Conferenze del Museo Civico di Gerace, in collaborazione e con il patrocinio dell’Amministrazione, la conferenza dibattito sul tema “Il Neuroblastoma e gli altri tumori cerebrali pediatrici” con l’obiettivo di sensibilizzare e di promuovere la raccolta fondi da destinare alla ricerca per la lotta contro il Neuroblastoma ed i tumori cerebrali infantili.
L’iniziativa, organizzata dalla sezione geracese “Diego Saraceno” dell’Associazione Nazionale Carabinieri, rientra nell’ambito delle azioni promosse su tutto il territorio nazionale dall’ Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, oggi fondazione, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. L’Associazione, nata vent’anni addietro per iniziativa di alcuni genitori di bambini ammalati e di medici oncologi dell’Istituto “G. Gaslini” di Genova, si pone l’obiettivo di regalare speranza di vita ai piccoli affetti da questo tumore dell’età pediatrica e di fornire sostegno alla ricerca scientifica. L’incontro, al quale hanno partecipato rappresentanti istituzionali dei vari Corpi dello Stato, ha visto la partecipazione di un pubblico attento ed interessato che ha animato il dibattito con i relatori. Dopo il saluto ed i ringraziamenti del Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli, ha preso la parola l’oncologo ed endocrinologo Giovanni Condemi che si è soffermato sui dati epidemiologici e sulle possibilità di diagnosi e cura che sono oggi possibili, sottolineando l’importanza della ricerca che ha consentito di raggiungere risultati molto brillanti in termini di prognosi. Il dott. Francesco Mammì, primario Pediatra, si è invece soffermato sugli aspetti assistenziali che la gravità e complessità di questi tumori comportano e che, troppo spesso, obbligano le famiglie a cercare adeguate risposte fuori dalla nostra regione. <<Quando queste patologie si presentano – ha sottolineato il dott. Mammì – hanno un effetto devastante sia sul bambino che su tutti quelli che lo circondano, operatori sanitari compresi. Servono centri specialistici qualificati e servizi assistenziali alternativi al ricovero, al fine di dare supporto alle famiglie sulle quali, il più delle volte, ricade il peso di un percorso assistenziale lungo ed impegnativo. Negli ultimi anni – grazie ai risultati della ricerca – sono stati sviluppati protocolli di terapia basati sul rischio di ricaduta della malattia e sulle caratteristiche genetiche del tumore che hanno consentito di far passare la sopravvivenza dei bambini malati dal 50% registrato nei primi anni ’80, all’attuale 70%>>. L’incontro è stato anche l’occasione per ribadire l’importanza del Registro di patologia, strumento indispensabile per la programmazione sanitaria e per l’individuazione di eventuali fattori causali coinvolti che, purtroppo, ancora oggi , sono in gran parte sconosciuti. Proprio a Gerace, non più di un mese addietro, si era svolta una iniziativa del “Comitato Centomila firme” dal titolo “L’incidenza sulla mortalità per cause tumorali nel territorio della Locride e l’importanza degli strumenti di prevenzione” che ha consentito, grazie all’impegno della dott.ssa Squillacioti, Direttore Generale dell’ ASP di Reggio Calabria, di avviare le procedure per la sua realizzazione. L’intera conferenza è stata ripresa dalle telecamere di Promocultura -PromovideoTV a cura di Enzo Lacopo che durante i prossimi giorni sul Ch 97 del Digitale Terrestre manderà in onda l’intero evento in prima serata, con repliche durante il mese.