BOVALINO – La conclusione di ogni assise comunale porta con sé vincitori e vinti, malumori e obiezione, così fra le fila della maggioranza e opposizione in quel di Bovalino l’ormai consueta tradizione politica dà vita a comunicati e comunicazioni. E allora il gruppo non istituzionalizzato degli ex assessori all’urbanistica e al bilancio Vincenzo Maesano e Antonio Muscari, tuonano con una dichiarazione che tira in ballo non solo l’esecutivo masiniano ma anche il gruppo d’opposizione al completo. Il frutto della discordia risulta essere l’approvazione della tassazione Imu che più che portare ad un aggiustamento di conti, sembra imboccare la strada che condurrebbe ad un regolamento fra conti. Quindi tra spiegazioni tecniche, dissertazioni politiche e disquisizione demagogiche , la concordia non è di casa fra le stanze e gli interstizi del palazzo comunale. Un dibattito scialbo, lo definiscono i consiglieri Muscari e Maesano, e come dargli torto, l’atmosfera regnate nell’ultima assise, non preannunciava di certo grandi battaglie. Un dibattito ‹‹stemperato dal modo di fare di una maggioranza quasi inesistente – hanno sottolineato i consiglieri – che non conosce neanche gli argomenti che propone e vota e che cerca di arrampicarsi su tutto ciò che passa nelle vicinanze, compresi gli altri consiglieri comunali, pur di rimanere in carica››. L’impasse creata dall’approvazione del regolamento Imu, esposto dal sindaco in sede di consiglio, certificata dall’intervento del consigliere Mario Ientile e successivamente votato e approvato con undici voti favorevoli, è il nocciolo della questione esposta e denunciata dai consiglieri dopo un’arguta disquisizione compiuta da Vincenzo Maesano. ‹‹Tecnicamente questo discorso non fa una piega – sostiene il consigliere riferendosi a quanto esplicato in precedenza da maggioranza e opposizione – non possiamo trovarci d’accordo da un punto di vista politico, potremmo approvare questo regolamento se in precedenza ci fosse stata una reale razionalizzazione della spesa. Il risanamento – proseguono – deve partire, soprattutto, da una politica di contrasto all’evasione tributaria ed extra tributaria, recupero canoni acqua, canoni mercato settimanale, Tosap, passi carrai, Tarsu, Imu ed ex Ici sui cosiddetti edifici fantasma, facendo pagare i tantissimi evasori. La maggioranza, non ha adottato tutta questa serie di provvedimenti che avrebbero consentito maggiori entrate all’ente, per questa ragioni, considerando l’assenza di una credibilità politica, noi ci asteniamo››. Così, con un astensionismo calcolato i due ex masiniani rivolgono la critica non solo all’esecutivo, ma anche alle varie teste dell’opposizione. Ma gli altri consiglieri di minoranza non rimangono di certo a guardare e in risposta alle dichiarazioni di Muscari e Maesano, risponde la NovaBovalino: ‹‹Non è più l’ora della demagogia. Chi guarda al futuro della città e vuole operare per il suo bene deve, anche dai banchi dell’opposizione, cooperare al fine di evitare il baratro del dissesto economico finanziario››. Ma per capirci di più raggiungiamo al telefono il consigliere di minoranza Antonio Zurzolo, che senza troppo cerimonie esprime il pensiero condiviso del gruppo d’opposizione di NovaBovalino. ‹‹La responsabilità di cittadino prima, e di consigliere comunale poi, – dichiara Zurzolo – impone l’obbligo di evitare sgangherati atteggiamenti politici fondati su dissertazioni demagogiche, e allo stesso tempo di attivarsi, con capacità di contributo e di vera e attenta riflessione, sul problema della finanza comunale, la cui risoluzione costituisce una piattaforma sulla quale costruire il futuro del buon governo della città. Chi scambia un atteggiamento di vera responsabilità politico amministrativa con comportamenti di equivocità dimentica il recente impegno, tra l’altro non produttivo di esaltanti risultati, e si distacca dal contesto attuale che si ha sotto gli occhi perdendo così un’occasione per dare un contributo con i fatti, e non con propagandistiche affermazioni, alla crescita di una realtà amministrativa in ginocchio. In situazione di crisi come quella attuale le barricate tra poveri non hanno mai prodotto vincitori ma soltanto vinti››. Affermazione queste che si avvicendano e che invocando il sacro principio della coerenza, difendono a proprio modo e secondo ragione, la posizione assunta in sede di consiglio. ‹‹Non è corretto – sostengono i due consiglieri – che il risanamento debba pesare solo sui cittadini di Bovalino e, per giunta, solo su quelli onesti che hanno sempre pagato e che, da adesso in maniera più gravosa, lo continueranno a fare››. Tuttavia la razionalizzazione della spessa, obbligo imprescindibile per le finanze disgraziate dell’Ente, e la lotta alla più piccola evasione fiscale anche attraverso il classico metodo della riscossione coatta, sono metodologie che trovano conferma anche fra i banchi dell’altra minoranza, tutti ricordano il recente manifesto con il quale la NovaBovalino ha tappezzato le vie cittadine, o le interrogazioni sulle spese riguardanti le ingenti somme erogate per alcuni servizi senza di fatto erogarli o erogandoli male, un esempio su tutti la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Affermazioni che non troverebbero opposizione alcuna fra i banchi della minoranza, ma che forse ad oggi non consentono di porre freno alla caduta libera di cui è vittima la cassa comunale. È, dunque, su questo passaggio che si fonda il sì espresso durante l’assise dal gruppo consiliare di NovaBovalino, dal consigliere Francesco Zappavigna e fa Francesco Perrone, esprimendo con questo voto la quasi certa convinzione che purtroppo l’approvazione del nuovo regolamento comunale, nello specifico la parte concernente la nuova e maggiorata tassazione Imu, non possa da sola bastare a risanare le finanze dell’ente. Un pensiero comune non solo fra i banchi dell’opposizione ma che si radica anche fra le menti dell’esecutivo, tuttavia, non per questo non tentabile e percorribile. Per quello che verrà e per le posizioni assunte ad ognuno il proprio giudizio.
ADELINA B. SCORDA