ROCCELLA JONICA – Il nutrito ordine del giorno del Consiglio Comunale di Roccella Jonica, ben nove i punti dell’ordine del giorno, ha visto i riflettori puntati tutti sulla decisione dell’Amministrazione di aumentare dello 0,1 per cento l’imposta Imu. Gli argomenti fra maggioranza e opposizione si sono susseguiti senza sosta alcuna. La relazione dell’Assessore Vittorio Zito, ha posto l’accento sui punti basilari e sulla decisione che la maggioranza ha intrapreso sull’aumento dell’imposta del 4,6% sulla prima casa e del 10,6% per le seconde case. L’opposizione però non ci sta, gli interventi di Mazzaferro, Scali e Manti, mirano a puntualizzare come tale imposta posta gravare ulteriormente sulle tasche dei contribuenti e sull’economia familiare. Di tagli, per recuperare gli ottanta mila euro che l’Amministrazione deve ricavare dall’imposta per pareggiare i conti, parla Rinascita per Roccella, che suggerisce risparmi su alcune attività considerate poco produttive. Mentre il consigliere Pino Mazzaferro, considera l’applicazione dell’Imu, un’imposta che penalizzerà i cittadini di Roccella. Di suggerimenti e azioni propositive pone l’accento il sindaco Giuseppe Certomà, che si rivolge proprio al Partito Democratico e al segretario del locale circolo, l’onorevole Domenico Bova, «non bisogna fare del populismo, ma suggerire proposte, qualora ce ne siano. Per il momento non ho visto nessuna da parte dei piddini, sulla questione dell’Imu». Dunque, le due ore di discussione, alternate da relazioni, interventi, dibattiti, hanno sancito l’aumento dell’aliquota dell’Imu con i voti favorevoli di Roccella Prima di Tutto e con i tre voti contrari della minoranza.
SIMONA ANSANI