di Redazione
SIDERNO – Sono lavoratori precari, anzi di più. Sono quelli che percepiscono l’indennità di mobilità in deroga e che vengono impiegati dai Comuni che intendono aderire al Decreto del Dirigente della Regione Calabria n° 13264 del 10/11/2014, che fissa le condizioni per impiegare questi prestatori d’opera, impiegati per quattro ore al giorno, cinque giorni alla settimana, per una “paga” – si fa per dire – di 400 euro mensili, completamente a carico della Regione. Abbiamo compiuto una panoramica per verificare l’impatto della misura sui principali Comuni del comprensorio e cercare di capire come vengono impiegate queste persone e il loro rapporto con i precari “storici”, ovvero gli Lsu-Lpu, contrattualizzati o meno. Questi sono i risultati.
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IL VERSANTE NORD
di Antonio Baldari
Ci sono quattro Comuni che non hanno alcuna figura di percettori di ammortizzatori sociali in deroga. Molto probabilmente perché non ne avvertono la necessità, ma anche, per come dichiarato dal sindaco di Stignano Franco Candia “I tempi di pagamento da parte della Regione sono troppo lunghi”. Questi quattro Comuni sono Camini, Pazzano, Riace e Stignano, che a loro volta hanno rispettivamente 3, 7, 10 e 12 Lsu-Lpu in organico. A Bivongi i percettori di mobilità in deroga sono 4 (uno sta negli uffici e tre lavorano fuori) su 16 Lsu-Lpu, a Monasterace 2 (esterni) a fronte di 21 Lsu-Lpu, mentre a Placanica il rapporto tra percettori di mobilità in deroga e Lsu-Lpu appare piuttosto equilibrato: 7 (di cui due interni e 5 esterni) su 9 Lsu-Lpu. Caulonia è stata appena ammessa all’utilizzo di 25 percettori, che però devono essere ancora individuati. Anche qui l’esercito degli Lsu-Lpu è nutrito: sono 45 a 26 ore settimanali.
ROCCELLA IONICA
di Simona Ansani
Il Comune retto dal sindaco Giuseppe Certomà ha partecipato alla manifestazione d’interesse, ma al momento non è inserito nell’elenco degli enti beneficiari. La richiesta è stata formulata lo scorso 17 dicembre. Dieci giorni prima si era conclusa l’esperienza per quattro unità di percettori di mobilità in deroga, riferita ad una precedente manifestazione d’interesse. Una goccia nel mare dei 44 Lsu-Lpu in forza al Comune di Roccella.
GIOIOSA IONICA
di Gianluca Albanese
Qui i percettori di mobilità in deroga sono otto: due impegnati in lavori di manutenzione e altri sei svolgono servizi amministrativi a palazzo Amaduri. I lavoratori Lsu-Lpu contrattualizzati, invece, sono 29.
MARINA DI GIOIOSA IONICA
di Emanuela Alvaro
L’amministrazione Vestito aveva fatto richiesta di 20 unità: (un esperto informatico e 19 operai), ne ha avuti solo 3: un muratore e due operai per lavori esterni. Il primo cittadino ha evidenziato come “L’attuale sistema penalizza il lavoratore, che non può cumulare i sussidi, tanto da poter percepire, se lavora al Comune solo quello relativo al bando in questione”. Quanto basta, insomma, a disincentivare chi la mobilità in deroga la prenderebbe comunque, anche stando a casa. Gli Lsu-Lpu in forza all’Ente sono 34, tutti contrattualizzati.
SIDERNO
di Gianluca Albanese
A Siderno, dai tempi della triade commissariale, sono stati ammessi 15 percettori di mobilità in deroga: ne sono stati impiegati 13 e per i restanti due è in corso una procedura di avviso pubblico per il loro impiego. Gli Lsu-Lpu in forza all’Ente, invece, sono 31, contrattualizzati con congruo anticipo.
LOCRI
di Francesca Cusumano e Gianluca Albanese
Qui la situazione è molto più complessa, visto che il Comune, a seguito delle continue sollecitazioni della Corte dei Conti, è stato indotto a ridurre il personale in organico e da circa un anno e mezzo si sta ricorrendo al collocamento a riposo per quelli che ne hanno maturato i requisiti, e rimangono comunque degli esuberi. L’arcinota vicenda inerente la mancata contrattualizzazione degli Lsu-Lpu in forza all’Ente acuì le polemiche sei mesi fa, quando il Comune pubblicò, sul proprio portale istituzionale, un bando per reclutare 50 percettori di mobilità in deroga. Alla fine ne aderirono solo 20 tra operai e amministrativi.
“Purtroppo – ha spiegato il vicesindaco Sainato a Lente Locale – ad oggi, non sono stati ancora retribuiti, abbiamo sollecitato gli enti preposti e più volte la Regione (senza ricevere alcuna risposta), e nel mese di agosto, scadrà il contratto di collaborazione della durata di 6 mesi, dall’inizio dell’attività lavorativa. Nonostante tutto, continuano a lavorare. Noi quello che potevamo fare, lo abbiamo fatto. Abbiamo documentato tutto il lavoro svolto, con le presenze e quant’altro. I 20 soggetti che hanno preso servizio in Comune, in ogni caso non perderanno i soldi che gli spettano, ma è giusto che chi lavora percepisca lo stipendio. Allo stato attuale, invece, a poche settimane dalla scadenza naturale del contratto, non hanno percepito ancora un euro”.
Dunque, ricapitolando, il Comune ne chiede 50 e si presentano solo in 20, peraltro mai pagati (fino ad ora) dalla Regione, e per erogare alcuni servizi essenziali deve ricorrere agli affidamenti a privati, come il Gruppo CoopService Gestioni Arl, al quale l’Ente paga ogni mese 15.000 euro per la pulizia degli uffici giudiziari (fino a pochi mesi fa tale servizio era erogato dalla coop. Polistenese “5 Poli”, che invece fatturava 12.950,00 euro più Iva per tutto il trimestre ottobre-novembre-dicembre 2014), 15.817,69 per lo spazzamento delle strade e, di tanto in tanto, per la pulizia della piazza dei Martiri, come accaduto a Capodanno, quando il singolo servizio è costato all’Ente 1.400 euro.
Insomma, il caso Locri mostra come spesso l’utilizzo dei percettori di mobilità in deroga in un Ente non risolva le necessità di un Comune che vuole continuare a erogare gli stessi standard di servizi, e il paradosso attuale è che la consiliatura iniziata nel segno del risparmio, con la reinternalizzazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, da qualche mese ha preso una deriva diversa, con massiccio e frequente ricorso all’esternalizzazione di parecchi servizi, come, appunto, la bonifica del territorio.
LA “SPONDA SUD”
di Adelina Beatrice Scorda
A Bovalino, per il momento non ci sono operatori percettori di mobilità in deroga. L’ente, però, è stato ammesso, a seguito di scorrimento graduatorie, a un finanziamento di 62.500 euro. Adesso si attendono risposte dalla Regione per la stipula della convenzione. In seguito verrà fatto un bando pubblico per reclutare 25 percettori di mobilità in deroga. LSU/LPU: Ce ne sono 10 contrattualizzati a tempo determinato dal 16 febbraio. Si tratta di un cofinanziamento tra fondi Ministeriali e fondi Regionali. Ora i fondi Ministeriali sono sufficienti per coprire gli stipendi fino a settembre, la seconda tranche, che andrebbe a coprire fino a febbraio 2016 dovrebbe fornirla la Regione ma per il momento è tutto in dubbio. Lsu e Lpu sono: 1 categoria D, 2 Categoria C, 1 Categoria B3 e tutti gli altri CATEGORIA B1.
A Bianco sono impiegati quattro percettori, di cui 2 svolgono attività amministrativa e 2 sono operai. Al Comune tanno preparando al documentazione necessaria per poter aderire alla manifestazione d’interesse anche il prossimo anno. Sono stati assunti attraverso graduatorie. Stando ai pareri raccolti, sarebbero poco qualificati e l’inserimento tramite graduatoria non permetterebbe al Comune di scegliere personale più adatto alle proprie specifiche esigenze. Gli Lsu-Lpu sono 16 in tutto.