DI SEGUITO L’INTERVENTO DEI CITTADINI DI CAULONIA ANDREA CARNI’ E ALESSANDRA LAVORATA
Ore 21,15 di venerdì 25 del corrente mese: ci accingiamo ad accendere il televisore per assistere al dibattito pubblico ( “linea aperta” ) tra gli “eletti” del comune di Caulonia, in onda su Tele Mia, a proposito della problematica che affligge il povero paese da un anno e mezzo: l’assenza di acqua potabile. Presenziano il dibattito: il Sindaco, Giovanni “Ninni” Riccio, il vice-sindaco Franco Cagliuso e due consiglieri di minoranza, Attilio Tucci e Domenico Campisi.
Ore 22 circa: il vice-sindaco Franco Cagliuso rivolge particolari parole a quei liberi cittadini che il 20 Giugno 2013, decisi nell’intento di bloccare i lavori del consiglio comunale e di occupare la sala consiliare, manifestarono l’esigenza di riprendersi un bene fondamentale per l’uomo: l’acqua (potabile). Una piccola parte del popolo cauloniese, quel giorno, decise di esprimere il proprio malcontento per una problematica (apartitica e che coinvolge – volenti o nolenti – tutta la cittadinanza cauloniese) che quotidianamente segna il futuro ed il destino di molti giovani che saziano la loro sete con acqua non potabile. Ma andiamo al punto… dopo quasi un’ora di dibattito, inutile per la cittadinanza a causa dei continui contrattacchi da ambo i lati, il vice-sindaco Franco Cagliuso ha affermato di “aver provato vergogna” per la manifestazione del 20 Giugno e che questi manifestanti furono “fomentati”, non si sa bene da chi.
Noi, Andrea ed Alessandra, manifestanti del 20 Giugno, sentiamo l’esigenza di affermare e difendere la nostra libertà, indipendenza e autonomia di pensiero nei confronti delle riflessioni fatte dalla suddetta persona. L’iniziativa di quel pomeriggio non fu “fomentata” da nessun politico o fiancheggiatore della politica cauloniese. Dopo varie riflessioni e discussioni fatte con amici e familiari, dopo esserci informati sui problemi che l’eccesso di arsenico nell’acqua causa all’uomo, abbiamo sentito l’esigenza di manifestare il nostro malcontento ed il nostro dissenso per il mancato operato da parte dei consiglieri di maggioranza e per l’inefficacia, a tratti, delle lotte dei consiglieri di minoranza. Pensiamo sia ora di finirla con i pubblici teatrini politici che affliggono quotidianamente i cauloniesi e con la classica “botta e risposta” televisiva e giornalistica. Pensiamo inoltre che dopo più di un anno dall’accaduto non si possa più parlare di “soluzioni di emergenza” e dunque temporanee, anzi, si dovevano aver già concretizzato delle soluzioni effettive e permanenti. Il popolo cauloniese dovrebbe esser unito in questa “lotta per la sopravvivenza” del paese ma purtroppo così non è.
Infine una riflessione vorremmo proporre agli “eletti”: iniziate a dare un peso alle parole e alle vostre azioni (o mancate azioni) che dovrebbero tendere a salvaguardare il bene pubblico e la salute di ogni cittadino ma che molto spesso intoppano in problematiche personali fomentando (ora si che ci sta!) i disguidi tra cauloniesi stessi e allontanando costoro dalla politica e da Caulonia e facendo progredire dei meccanismi di anti-politica e di anti-cultura.
In totale autonomia e indipendenza
Andrea Carnì
Alessandra Lavorata
leggi anche: