di Patrizia Massara Di Nallo (foto fonte Ansa)
ROMA – Il viaggio è iniziato in Molise e si è concluso in Vaticano, come per altre famose campane commissionate da tutta Italia e anche dall’estero. Stiamo parlando della campana ufficiale del Giubileo 2025, fusa dalla storica pontificia fonderia Marinelli di Agnone, in provincia di Isernia, insieme ad altre quattro campane, è di bronzo, misura in altezza un metro, pesa 200 chili, ha un diametro di un metro e mezzo ed è intonata sulla nota musicale del Re. Le sue decorazioni sono della scultrice Paola Marinelli.
Gabriella Marinelli, una delle proprietarie della fucina molisana, ha raccontato all’ANSA: “E’ nata proprio qui il 15 dicembre del 2023 con un rito millenario svolto alla presenza di Monsignor Rino Fisichella che ha benedetto il bronzo fuso. E’ davvero emozionante, mentre il bronzo vivo, liquido scende nella fossa di fusione si invoca la Madonna, si dice: ‘Santa Maria’. In genere siamo solo una decina di persone, ma per la Campana del Giubileo 2025 eravamo tantissimi”.
Gabriella Marinelli si è anche soffermata sulla descrizione della campana: “Ha il logo del Giubileo, le quattro figure stilizzate, abbracciate a una Croce che si trasforma in un’ancora e sotto ci sono le onde del mare a rappresentare la vita che poi trova un sbocco nella fede e nella speranza” e ha continuato:”Abbiamo voluto mettere quattro angeli ai lati della campana a protezione del mondo, per trattenere i venti perché non soffino sulla terra e sul mare. Gli angeli stilizzati si ispirano all’affresco del Cimabue conservato nella basilica superiore di Assisi. Su quest’altro lato c’è la Porta Santa con Papa Francesco. Sotto anche lo stemma con il motto del Pontefice “Miserando atque eligendo”. La traduzione del motto è: “Guardò con misericordia e lo scelse” che si riferisce ad un passo del Vangelo di San Matteo quando Gesù incontrò il pubblicano Matteo.
La campana è partita da Agnone il 19 ottobre e, insieme con altre quattro campane, è stata suonata, proprio per l’apertura della Porta Santa, per eseguire un concerto grazie ai maestri campanari di Agnone, tra cui Giulio Costanzo. In seguito sarà donata a Papa Francesco. Anche la campana del Giubileo 2000 fu fusa ad Agnone ed in proposito Gabriella Marinelli ha ricordato: “Se ne occupò il patriarca della campane Pasquale Marinelli, insieme ai nipoti Armando e Pasquale. Ha suonato i primi rintocchi del 2000 e ora si trova ai giardini Vaticani”. Attualmente, quindi, la campana targata Giubileo 2000 è collocata precisamente nel viale dedicato a Papa Pio XI che, cento anni fa,ha concesso il riconoscimento di pontificia fonderia alla fucina Marinelli. Inoltre, nel museo delle campane Marinelli si possono ammirare fotografie e documenti che raccontano la lunga storia della fonderia esistente dall’anno Mille e di proprietà dei Marinelli dal 1300. La sede, fino al 1950, era nel centro storico di Agnone nelle cantine del palazzo Marinelli, poi un grande incendio la distrusse provocando anche, quale vittima, un operaio. Sempre Gabriella Marinelli ha ricordato: “Poi Pasquale Marinelli comprò un terreno che allora era fuori dal centro abitato e costruì l’attuale stabile. Oggi il nostro museo è visitato da 30mila persone l’anno”.
La collezione è composta da 300 campane delle quali 50 sono catalogate digitalmente dal ministero della Cultura. Gabriella Marinelli ha concluso:”Speriamo che negli anni siano sempre di più. Siamo pronti a scrivere altre pagine di storia grazie alla passione che ci tramandiamo di generazione in generazione e che è nel nostro Dna”.
La Pontificia fonderia di campane Marinelli è la più antica fonderia italiana e fra le più antiche del mondo, specializzata nella costruzione di campane ed è l’unica sopravvissuta tra le dinastie dei numerosi fonditori di campane di Agnone e proprio nel Museo Marinelli, infatti, è conservato un raro esemplare di campana gotica che la tradizione vuole sia stata fusa 1000 anni fa, sempre ad Agnone.