di Cda e Presidente Onorario cooperativa “VALLE DEL BONAMICO”
Dopo una solerte attività, durata vent’anni, il Consiglio di Amministrazione della cooperativa Valle del Bonamico, con sede in San Luca (RC), ha ritenuto opportuno sciogliere la cooperativa stessa.
La decisione, sofferta, è nata in seguito ad una attenta valutazione di molteplici fattori:
1. Prima di tutto possiamo dire di aver raggiunto gli obbiettivi che ci eravamo prefissati, poiché sono state create solide iniziative di lavoro agricolo, specie nella coltivazione dei piccoli frutti, soprattutto dei lamponi. Attività che hanno dato a molti giovani l’occasione di poter uscire dalla precarietà, permettendo loro così di vivere uno stile di vita più sereno e più tranquillo, in scelta di vera legalità.
2. Da questa prima esperienza si è passati ad altre iniziative imprenditoriali, in un crescendo entusiasmante di speranze progettuali. Il culmine è stato raggiunto nel progetto di inclusione sociale POTAMOS, finanziato dall’Unione Europea e supportato da Prefettura e Ministero della Giustizia. Tale progetto, per i suoi risultati di produzione e lavoro, nei settori dei piccoli frutti, del formaggio e del maiale nero, è stato indicato tra le best pratics in agricoltura dal prestigioso istituto internazionale OCSE.
3. Resta ovviamente intatta la collaborazione con il Trentino, in particolare con la cooperativa Sant’Orsola, che di fatto, nei primi momenti di avvio, ha retto la fase promozionale e soprattutto quella formativa e commerciale. In questo senso, possiamo dire che nella attività svolta dalle due cooperative, calabrese e trentina, si è potuto vivere quell’intreccio di reciprocità, che è un fattore indispensabile per la costruzione del bene comune, senza alcuna concorrenza, ma camminando insieme su percorsi di feconda collaborazione. Un piccolo modello socio-economico che potrebbe essere imitato ed esteso.
4. I nostri soci iniziali sono, nel tempo, progressivamente e naturalmente, passati alla stessa cooperativa Sant’Orsola ( nel caso dei piccoli frutti) o ad altri partenariati commerciali ( per esempio è il caso del maiale nero d’Aspromonte), maturando con questa scelta la pienezza di crescita culturale e sociale. Anche per questo innesto nelle altre realtà cooperative e imprenditoriali, si è evidenziata una crescente pesantezza finanziaria nel mantenimento della nostra cooperativa – fattore non ultimo che ci ha indotto a fare la scelta di chiusura della esperienza tecnica, restando intatto il percorso sul piano motivazionale. Ormai di fatto la cooperativa Valle del Bonamico restava inutilizzata, pur mantenendo gli originari meriti di lancio delle attività.
Ringraziamo, infine, tutti quelli che ci hanno sostenuto, assistito e incoraggiato. E sono tantissimi, ad ogni livello, specie nei giorni tristi di attacchi diretti e di insinuazioni pesanti.
Ci aiuti sempre la Vergine di Polsi, sotto la cui benedizione ci siamo posti, fin dall’inizio, grati del suo fecondo sostegno ricevuto dal Cielo.
Agosto 2015
Il presidente onorario Il consiglio di amministrazione