di Cosimina Tipaldo*
ROCCELLA IONICA – “Abbandono e avvelenamento degli animali del comprensorio”: sono questi gli argomenti trattati, questa sera, durante la tavola rotonda svoltasi a Roccella Ionica, nei locali dell’ex Convento dei Minimi, organizzata dall’associazione “Qua la zampa”, rappresentata da Simona Ansani con il supporto dello stesso Comune, alla presenza, oltre che del sindaco, di diversi specialisti intervenuti sulle delicate tematiche affrontate.
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Il tutto si è aperto con i saluti di rito fatti dal sindaco Giuseppe Certomà, il quale, dopo aver ringraziato l’associazione “Qua la zampa” per l’impegno da sempre dimostrato, ha sottolineato l’importanza che la cittadina di Roccella riserva a tematiche forse poco presenti nel resto dell’attenzione pubblica, valorizzando iniziative come quelle di questa sera o manifestazioni come quella del “Collare d‘oro qua la zampa“, giunta alla sua quinta edizione. È doveroso intervenire sulla questione degli animali, ha affermato il sindaco, soffermandosi, per esempio, sul problema del randagismo, cui il Comune intende rapportarsi aderendo alla nuova normativa del settore adesso in vigore. Diritti civili e diritti animalistici vanno parallelamente e, rispettare gli animali, ha concluso, vuol dire rispettare le persone.
La discussione è proseguita, moderata dalla Ansani, la quale, dopo l’intervento anche dell’assessore Alvaro, ha ceduto la parola ad Antonio Morabito, rappresentante di Legambiente, il quale, illustrando la campagna “Vengo via con te”, ha delucidato il pubblico su due aspetti molto importanti: anagrafe canina e sterilizzazione. Per quanto concerne il primo aspetto, Morabito ha sottolineato come l’Italia, ma ancor più la Calabria, siano molto indietro rispetto al resto dei paesi europei, laddove non solo risulta esserci una bassa percentuale di cani dotati di microchip, ma anche una deficienza nelle strumentazioni a disposizione delle polizie municipali. Di conseguenza, anche la sterilizzazione viene ad essere meno produttiva, essendo l’anagrafe canina prerequisito fondamentale per questo secondo aspetto. L’impegno di Legambiente, con la campagna da essa promossa, è di supportare legalmente lo sfruttamento animale, combattendo la capillare diffusione delle ecomafie, di cui esso è una delle forme più acute.
E di questioni legali ha parlato Alfredo Fragomeli, il quale ha illustrato la nuova normativa sull’abbandono e lo sfruttamento e avvelenamento degli animali, mostrando l’inasprimento delle pene per questi tipi di reato, partendo dall’ipotesi colposa fino ad arrivare a quella dolosa; le altre delucidazioni dell’avvocato sono state, invece, per questioni più pratiche e quotidiane, come le leggi condominiali e le norme vigenti per i locali pubblici.
Molto interessante è stato, anche, l’intervento del Colonello della Polizia Municipale di Roccella, il quale ha rimarcato l’importanza dell’educazione e della prevenzione, sottolineando l’impegno ad assumere misure preventive più efficaci e ribadendo come migliorare la salute del cane equivalga a migliorare anche quella dell’uomo; a riguardo ha anche lanciato un appello al Sindaco, prospettando l’idea di dotare il paese di un’area verde dedicata ai nostri amici a quattro zampe.
Delle diverse forme di avvelenamento e delle misure di primo soccorso da effettuarsi, ha invece discusso la veterinaria Maria Teresa Agostino, la quale ha dispensato saggi consigli e nozioni non comuni da tener presenti nelle eventualità di avvelenamento dei propri animali, chiarendo le pratiche preventive utili da applicare in tali casi. E ancora, il medico Giuseppe Giugno, direttore veterinario dell’ASP n. 5 di Reggio Calabria, è intervenuto illustrando l’iter procedurale da tenere in caso di avvelenamento, laddove ogni Comune della provincia ha un regolamento di polizia veterinaria incentrato sulle problematiche animalistiche. All’attenzione della tavola rotonda è emerso, poi, il problema dell’importazione clandestina dei cuccioli, sottolineando come il fenomeno sia sempre più diffuso e grave e dimostrando, quindi, come un controllo più efficace di tutta la gestione della protezione animali, dall’anagrafe canina alla sterilizzazione, si leghi in unico grande cerchio.
A concludere in bellezza è stato l’educatore comportamentale cinofilo Gigi Fascì, il quale, accompagnato da due dei suoi cuccioli, ha espresso quanto sia importante l’interazione uomo-cane e come, alla base di tutto, vi debba essere un grande amore ed una disposizione a conoscere il cane nella totalità del suo essere, un essere completamente puro che, raramente, ci verrebbe da aggiungere, si ritrova nei rapporti umani.
*:partecipante al laboratorio di giornalismo de “El Ombligo de la luna” e Lente Locale