R. & P.
“Se non paghi 50mila euro sei morto. Ti brucio il ristorante, i figli e tutti i tuoi”: quattro diverse lettere con messaggi simili sono state recapitate nelle scorse settimane ai familiari ed allo chef Giuseppe Trimboli, socio di GOEL Bio e proprietario del ristorante “La Collinetta” a Martone (RC). Immediata la denuncia alle forze dell’ordine.
Il ristorante “La Collinetta” è un’eccellenza riconosciuta che ha fatto di Martone, Comune con circa 600 abitanti della Locride, una tappa obbligata per i buongustai di tutta Italia: non a caso, il ristorante è stato premiato per il secondo anno consecutivo con la chiocciola “Slow Food” per l’impegno nella valorizzazione delle materie prime del territorio.
L’azienda è socia di GOEL Bio, la cooperativa che riunisce i produttori agricoli che si oppongono alla ‘ndrangheta. A GOEL Bio “La Collinetta” conferisce l’olio extravergine di oliva biologico di propria produzione; inoltre, il ristorante è parte del circuito di turismo responsabile de I Viaggi del GOEL che testimonia una Calabria che lavora e produce sviluppo sostenibile.
GOEL, come sempre, non si farà certo intimidire da queste minacce di stampo mafioso ed esprime massima fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura, con l’auspicio che gli autori dell’intimidazione vengano rapidamente individuati e puniti. Tutta la comunità di GOEL è a fianco del proprio socio Pino Trimboli e della sua famiglia, pronti a mobilitare tutta l’ampia rete nazionale e internazionale per reagire in tutti i modi possibili a difesa di Pino e della sua attività.
Vincenzo Linarello, presidente di GOEL – Gruppo Cooperativo, ribadisce: «Chi progetta ed esegue queste intimidazioni da infame odia la Calabria e qualsiasi tentativo di sviluppo vero: a chi giova far chiudere un ristorante così a Martone e nella Locride? La ‘ndrangheta o chi compie questi atti chiaramente mafiosi vuole solo la rovina del nostro territorio».