“La lingua dell’Altro. Il problema del dialetto nell’apprendimento scolastico. Uno sguardo didattico filosofico” (2011, Città del Sole edizioni). E’ l’interessante saggio scritto dal docente in Filosofia e scrittore Francesco Idotta, che tratta di educazione alle differenze attraverso le dissonanze linguistiche e del dialetto che si trasforma in “antiparassitario” di un dizionario che va inteso come una sorta di coltivazione biologica.
Un saggio snello, che pone una serie di questioni sulle quali vale la pena riflettere, a partire dall’esigenza di ribaltare l’approccio didattico partendo da ciò che è facile per arrivare al “difficile” e dalla riscoperta della trasmissione orale del dialetto, specie se espressione di quel mondo contadino che era, sì, analfabeta ma non illetterato, come dimostra la tradizione rappresentata dalla figura del “cuntista”.
Insomma, è un dialetto inteso come risorsa e non come problema nell’apprendimento, quello che tratta Idotta, che sabato 19 maggio sarà nella Locride per un doppio appuntamento: la mattina, infatti, incontrerà i ragazzi del liceo classico “Ivo Oliveti” di Locri mentre nel pomeriggio alle 18 sarà a Siderno nello spazio culturale “MAG. La ladra di libri”. Dialogherà con l’autore Gianluca Albanese.