di Patrizia Massara Di Nallo (foto fonte Wikipedia)
L’O.M.S. avrebbe voluto sconfiggere la poliomielite all’inizio di questo secolo, ma essa, ancor oggi, continua a rappresentare un importante problema di sanità pubblica a livello mondiale. I Paesi con aree di trasmissione endemica di poliovirus selvaggio sono: Nigeria, Afghanistan, India e Pakistan e sembra raggiungibile l’obiettivo di eradicarlo. Dieci Paesi sono stati infettati da poliovirus dei Paesi endemici e in alcuni (Angola, Bangladesh, Etiopia, Namibia, Nepal, Niger, Repubblica Democratica del Congo e Somalia) la reintroduzione di singoli casi ha scatenato nuove epidemie. In India la situazione è peggiore he in altri Stai per alta densità di popolazione, per scadenti condizioni igienico-sanitarie e per alto numero di infezioni intestinali nella popolazione infantile che interferisce con la risposta al vaccino orale.
In Afghanistan nel 2006 si è verificata un’ importante epidemia di poliovirus nella regione del Sud che confina con Balouchistan (Pakistan). In Pakistan la maggior parte della popolazione vive in zone esenti da polio e la trasmissione si limita alle zone infestate dalla guerriglia e dal terrorismo ( zone di frontiera tra Pakistan e Afghanistan sono ad alta trasmissione del poliovirus).
Il mantenimento di uno stato di endemia par la polio nei Paesi sopraindicati rappresenta una minaccia per il mondo intero considerando l’aumento esponenziale dell’immigrazione e dei viaggi internazionali.. Si è formata così la GAVI Alliance (Global Alliance for Vaccines and Immunization) una partnership che riunisce i principali attori pubblici e privati nel campo delle vaccinazioni, un ‘alleanza globale per fornire vaccinazioni salvavita ai bambini dei paesi più poveri. Una delle ragioni per cui il Comitato deputato alle emergenze dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha deciso di confermare il virus della poliomielite quale Emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (PHEIC), uno status che oltretutto si protrae ininterrottamente dal 2014, è la concreta possibilità che il virus responsabile della malattia riesca a farsi largo nei Paesi ad alto reddito, come nei mesi scorsi è avvenuto in Israele, Regno Unito, Stati Uniti, Canada. In Paesi occidentali quale l’Italia si possono attuare misure di prevenzione: mantenere elevata la copertura del vaccino, vaccinare i viaggiatori verso i Paesi infettati, richiedere per alcune attività un certificato di vaccinazione antipolio o vaccinare nuovamente gli immigrati. Bisogna comunque affrontare la sfida contro la polio consapevoli che la multietnicità è sempre una ricchezza per la nostra società..
Il reale problema è che la polio, come altre malattie infettive quali il morbillo, anche nei paesi industrializzati non sono mai scomparse del tutto, ma non circolavano proprio per la copertura vaccinale della popolazione. Già prima della pandemia da Covid 19 era iniziata una campagna di demonizzazione dei vaccini che aveva fatto breccia in una larga fetta di popolazione e a maggior ragione, in seguito alla diatriba non ancora sopita sui vaccini anti Covid, si è diffusa la convinzione dell’inefficacia dei vaccini o addirittura della loro morbosità complice un fantomatico complotto delle multinazionali farmaceutiche che avrebbero usato la popolazione internazionale per testare un vaccino in fase sperimentale e lucrarci sopra.
Aldilà delle ragioni di una parte o dell’altra, statistiche alla mano, ci sono dei dati incontrovertibili riguardo alla diffusione del morbillo (può causare complicanze, soprattutto nei bambini sotto i cinque anni e nelle persone che hanno più di vent’anni.) e della polio (può essere causa di menomazioni fisiche), a causa della diminuita copertura vaccinale della popolazione. In Europa nel 2023 i casi di morbillo sono aumentati di oltre 40 volte rispetto al 2022 e anche in Italia si registra un aumento delle infezioni e una copertura vaccinale sotto il 95% (soglia di sicurezza raccomandata dall’Oms). Tubercolosi, malaria, HIV, Ebola sono alcune delle malattie infettive per cui la ricerca da anni sta provando a mettere a punto un vaccino, ma per tante altre, dal morbillo alla poliomielite, dal tetano all’HPV un vaccino efficace esiste. Il vaccino MPR (morbillo, parotite e rosolia) attiva l’immunizzazione per tre malattie e quello per la polio può essere somministrato anche oralmente e precisamente con compresse.