di Redazione
POTENZA – “Pregiatissimo Presidente, mi riferisco all’iniziativa che vede la Sua Regione impegnata sulla proposta di inserire l’Area Sud della Basilicata nella lista Unesco del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Ritengo la proposta meritevole di apprezzamento e con la presente intendo congratularmi per l’iniziativa ed esprimere il supporto di Regione Liguria per la candidatura. L’ Area Sud della Basilicata si distingue non solo per la particolare bellezza paesaggistica e per la storia e la cultura millenaria, ma anche per una particolare attenzione all’evoluzione “green” del suo territorio. Nella convinzione che saranno possibili forme di cooperazione tra le nostre Regioni, sono a salutarLa con viva cordialità”, con queste parole il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha espresso al Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi il suo sostegno all’inserimento della candidatura dell’Area Sud della Basilicata, che comprende 27 Comuni, il Parco Nazionale del Pollino, il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese e Maratea, nella Lista Unesco del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Il sostegno espresso dal Presidente Giovanni Toti ha fatto seguito a quello ricevuto dal Presidente del Senato Ignazio La Russa, dal Ministro degli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, dal Ministro per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Alberta Casellati e dal Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.La richiesta è stata inoltrata al Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti dal Gal – La Cittadella del Sapere, il cui Direttore Generale è Nicola Timpone e dal giornalista Biagio Maimone, fondatore del sito per il rilancio del Mezzogiorno “Progetto di Vita per il Sud” www.progettodivitasud.it. Il Gal e Maimone, nel breve termine, daranno corso al Progetto “Ricas Italia”, la Rete delle Istituzioni per la Cultura della Sostenibilità.Maimone e Timpone, nella richiesta inoltrata al Presidente della Regione Liguria, hanno sottolineato che la Basilicata può rappresentare un modello di green economy esportabile all’estero per essere espressione della cultura della sostenibilità made in Italy.
Hanno posto in luce, inoltre, che l’Italia, attraverso l’Area Sud della Basilicata, ricca di acqua, di tradizioni, foriera di un atteggiamento attento alla dimensione naturale, alla filosofia dell’armonia e del rispetto del creato, potrà divenire un esempio luminoso per l’Europa e per il mondo intero, oltre ad essere il motore trainante dell’economia del nostro Paese, nonché espressione della cultura della bellezza. Essi hanno sottolineato, altresì, che il patrimonio naturale appartiene a tutti e che, pertanto, occorre preservarlo in quanto è la risorsa più preziosa che appartiene all’uomo, sicché risulta innegabile che l’Area Sud della Basilicata rappresenti un modello innovativo di economia green, in quanto fondato sul rispetto e la salvaguardia del territorio e, nel contempo, delle tradizioni.