di Redazione
PORTIGLIOLA – Ironia e autenticità, queste le caratteristiche dei personaggi femminili creati da Natalia Ginzburg per “La segretaria”: un testo attualissimo, scritto nel 1967, che racconta tre donne in balia della vita, tre esseri che si leccano le ferite e disegnano con le parole i personaggi maschili assenti. Drammettino interurbano, in cui logorroiche telefonate scandiscono esistenze urlate e colorate, ora portato in scena dalle talentuose Giulia Palmisano, Marilena Futia e Carmen Ferraro, per l’adattamento e l’innovativa regia di Bernardo Migliaccio Spina.
Dopo l’esordio al Caffè Letterario “Mario La Cava” di Bovalino, lo spettacolo andrà in scena giovedì 26 dicembre, alle ore 18, nella sala del “Centro di aggregazione giovanile (ex scuola media), a Portigliola, con il patrocinio dell’amministrazione comunale e del Gal Terre Locridee. Domenica 29 dicembre, alle 21.00, appuntamento all’Auditorium Villa Medici di Bianco.
“La segretaria” è un’introspezione tutta declinata al femminile, uno spaccato di vita che esplora le fragilità umane in una società alienata e alienante.