di Simona Ansani (Foto Mimma Gullotta)
ROCCELLA IONICA- Forte, coraggiosa, orgogliosa, rivoluzionaria e anticonformista, la figura di Antonia Alberti è divenuta simbolo di tutte quelle donne vittime della violenza di genere che, purtroppo, ancora oggi, colma le pagine di cronaca.
Ciò ne scaturisce dal testo ” Il giglio, la spada e la mano di pietra” ed Laruffa presentato ieri a Roccella Ionica dall’ Associazione A.R.S.A. nella splendida cornice ambientale di largo Rita Levi Montalcini, dove,lo sfondo del castello dei Carafa, domina imperioso e potente sulla città.
Un testo scritto a 4 mani da Pino Macrì e Carmine Laganà: un romanzo storico ampiamente documentato che diviene un romanzo di carattere, di ambiente, per le mille sfaccettature presenti e che, a sua volta, si trasforma in un silenzio urlante nei confronti della violenza alle donne presente ancora oggi.
Il testo, partendo dalla strage di Pentidattilo, avvenuta per mano del barone Bernardino Abenavoli nel 1686, dimostra una forte ricerca storica da parte degli autori, i quali, avendo avuto accesso agli archivi degli Alberti, hanno riportato alla luce, dando finalmente ” giustizia” storica all’accaduto e soprattutto mettendo in risalto la vera vittima del tragico episodio: Antonia Alberti.
Personaggi, riti bizantini, sete di potere, violenza, arroganza, ragion di Stato si sono alternati nel dibattito costruttivo con l autore Pino Macrì condotto da Simona Masciaga.
Notevole e di spessore la presenza della scrittrice Luisa Ranieri la quale, oltre a condurre uno studio sull’ area grecanica e a tenere corsi specifici a Milano, ha presentato la sua poesia ” Canzone per un differente amore” riportando la tragedia vissuta da Antonia Alberti; la stessa poesia è stata tradotta in dialetto calabrese da Simona Masciaga la quale ne ha letto il testo.
Una serata di alto livello culturale e ben organizzata dall’ A.R.S.A di Roccella Ionica, con Presidente Annamaria Bova Zito, che da tempo milita sul territorio al fine di divulgare e promuovere scrittori ed artisti calabresi
