di Antonio Baldari
STILO – Tiene ancora banco l’incontro tenutosi in quel di Pazzano lunedì scorso, 13 luglio, in relazione alla scottante tematica concernente la città ed annessa area metropolitana, continua a parlarsene in lungo ed in largo.
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Dal prossimo 1 gennaio 2016 tale realtà prenderà il suo naturale abbrivio anche a Reggio Calabria, fanalino di coda a livello nazionale, pure in questo, per l’istituzionalizzazione delle “città metropolitane” dello Stivale, nel quadro più ampio della cosiddetta “spending review” di ottimizzazione dei costi della politica ed una maggiore omogeneizzazione a livello territoriale. C’è un “però” gigantesco se si pensa che tali discorsi si sono iniziati a fare almeno dieci anni fa, nel momento in cui proprio nell’Alta Locride i Comuni di Bivongi, Pazzano e Stilo avevano gettato il seme dell’unire le risorse, di quello che oggi viene appellato “l’agire in sinergia” in ossequio a quelli che parlano bene la lingua italiana, arrivando nel 2011 alla presentazione di un protocollo d’intesa comune, che nel frattempo aveva coinvolto quale avamposto di mare anche la vicina Monasterace, all’ultimo secondo però saltato per l’eccessiva prudenza o miopia istituzionale, fate vobis!, di taluni amministratori della “Città del Sole”, fortemente accentuatasi l’anno successivo con l’altrimenti detta “unione di condominio” fra Bivongi e Pazzano, all’indomani dell’elezione del sindaco Felice Valenti e con la totale condivisione di un documento sottoscritto con l’allora sindaco pazzanese Franco Depace per la salvaguardia e la tutela della “unione dei piccoli Comuni”: il risultato? Non se ne fece nulla del consorzio dei servizi di funzione associati, e per esteso “Unione di Comuni”, tra tutte e quattro le municipalità dello Stilaro, e peraltro producendo la concreta perdita della premialità di 50mila euro; la consequenziale divisione di Monasterace e Stilo da un lato e, come detto, Bivongi e Pazzano dall’altro e la profonda amarezza del Gal Alta Locride guidato da Enzo Mario Minervino, unico e solo a predicare nel deserto della lieta novella.
Arrivando ad oggi nel, si auspica, non vano tentativo di unire le forze “in zona Cesarini” e comunque avendo troppe titubanze sul tappeto, con Riace e guardacaso ancora una volta Bivongi, entrambi assenti all’organizzato laboratorio “LaborEst” dell’area metropolitana con i rispettivi sindaci, Lucano e Valenti, e senza porre riguardo all’invio di un rappresentante di maggioranza e/o minoranza. Ché la tematica riguarda tutti indistintamente e non già solamente chi detiene il pallino amministrativo del gioco: si farà in tempo ad aggiungere queste due…provette per l’affinarsi delle alchimie e componenti chimici vari prima che il gong batta a San Silvestro venturo? Come sempre chi vivrà vedrà, nella speranza che non siano partoriti altri “mostri”.