R. & P.
Questa riflessione nasce dall’ascolto di una canzone durante una video-lezione di italiano: “La Libertad” di Alvaro Soler. La canzone rappresenta un incoraggiamento a vivere bene, senza paure, senza rimorsi, nella speranza che prima o poi il mondo diventi un posto migliore, dove sia permesso ad ognuno di correre verso la libertà.
Ascoltarla insieme a lezione ha messo in moto le nostre riflessioni sull’argomento.
Partiamo da una domanda apparentemente semplice: Che cos’è la libertà? Ancora oggi alcune persone credono di conoscere il vero significato di questo concetto… ma è così? Siamo tutti pienamente liberi?
La verità è che non lo siamo e, forse, non lo saremo mai. E non è questione di “quarantena”: saremo sempre rinchiusi dentro qualche gabbia mentale, dentro qualche camera, circondati da mura troppo strette per contenere pensieri e sogni; in un modo o nell’altro, per un motivo o per un altro, resteremo sempre “chiusi” dentro qualcosa che ci isolerà da un mondo strano, introverso, che ogni giorno ci mette alla prova.
Nessuno si sarebbe mai aspettato che un’epidemia avesse il potere di scombussolare tutto, facendoci perdere quel poco di libertà che ci siamo costruiti nel corso degli anni, ma purtroppo è successo: siamo rimasti da soli con noi stessi, con le paranoie che non ci permettono di pensare in positivo.
Riacquisteremo la libertà non appena tutto questo sarà finito?
Per me il concetto di “libertà” non è solo uscire di casa, andare a scuola, andare alle feste o fare tutto ciò che possa renderci felici. Sarebbe riduttivo. Per me la libertà è pensare con la propria testa; è pensare al di fuori dagli schemi che una società bigotta ci impone; è quando un individuo decide di esprimere se stesso senza dover pensare al giudizio delle persone; è amare qualcuno senza aver il timore che, per un’altra persona, quell’amore non possa andar bene.
Certe volte non ci rendiamo conto che dalla realizzazione di questo tipo di libertà siamo, purtroppo, tutti molto lontani.
Come persona, come cittadina del mondo, sarò libera quando non mi verrà più negato nulla. Sarò libera quando avrò il pieno controllo sulle mie azioni. Sarò libera quando potrò camminare sola di notte senza pensare che un uomo mal intenzionato potrebbe importunarmi. Sarò libera quando potrò amare chiunque indipendentemente dal sesso, dalla razza o dalla religione. Sarò libera quando gli stereotipi non esisteranno più. Sarò libera quando mi verranno riconosciuti tutti diritti di cui necessito.
Puoi essere libero per te stesso, ma mai per gli altri, mai per il mondo intero.
Credo che nessuno possa rispondere completamente alla domanda che ho posto all’inizio di questa riflessione anche se spero che qualcuno, prima o poi, abbia il coraggio di farlo e la fortuna di riuscirci.
Benedetta Borrello, III A LS Licei Mazzini di Locri