di Gianluca Albanese
MONASTERACE – Il diniego (o meglio, il voto negativo) di un assessore della sua giunta riguardo la costituzione di parte civile del Comune di Monasterace in un procedimento penale contro un dipendente dell’Ente. E’ questa la causa scatenante delle dimissioni del sindaco di Monasterace Maria Carmela Lanzetta, esposta nella lettera di dimissioni, che viene resa nota ora, dopo la precedente lettera aperta al presidente della Camera con la quale aveva disdetto il convegno programmato per martedì 16,30 al museo archeologico e incentrato sulle tematiche dell’impresa al femminile.
“La sottoscritta – si legge nella lettera di dimissioni – Maria C. Lanzetta, in qualità di Sindaco di Monasterace, rassegna le proprie dimissioni per il voto negativo dichiarato da un assessore della Giunta Comunale con riferimento alla delibera n. 60, del 04 luglio 2013, riguardo la costituzione di parte civile nel procedimento penale n. N. 1025/12 R.G.N.R. e N. 269/13 R.G.I.P.
Infatti, richiamata la propria precedente Deliberazione n. 34 del 16.04.2013, esecutiva ai sensi di legge, con la quale questo Ente si era costituito parte civile nel procedimento citato nei confronti di un dipendente comunale, e considerando che nel detto procedimento vi sono altri soggetti indagati, l’Ente Comunale riteneva opportuno estendere la costituzione di parte civile anche nei confronti di detti soggetti, al fine di ottenere il risarcimento di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali derivanti dalla commissione dei reati.
Il voto negativo ha provocato un vulnus politico-amministrativo rispetto alle linee guida presenti e future sulla legalità e sul rispetto delle regole che la sindacatura della sottoscritta ha sempre posto come principio di riferimento per qualsiasi azione intrapresa dal e per il Comune di Monasterace.
Rassegno quindi le mie dimissioni perché avrei molte difficoltà personali ad amministrare il comune – conclude la lettera – sulla base di questa vulnerabilità”.