Quali sono i passi tecnologici che hanno avuto più impatto nel mondo dell’auto negli ultimi decenni? Quali sono le innovazioni che porteranno la vecchia automobile nel futuro? Cosa offre in particolare l’avanzamento tecnologico in Italia? Una panoramica sul contributo italiano ed europeo allo sviluppo automobilistico nel recente passato e per il futuro.
Le invenzioni più importanti nella storia dell’auto
L’automobile diventa tale quando si dota di un motore per muoversi. L’invenzione dei primi motori a scoppio viene attribuita a due italiani: Bersanti e Matteucci, che lo brevettarono nel 1853. Lo sviluppo del motore Ciclo Otto (1875) ha dato lo spunto alle prime Benz-Motorwagen (1891).
Un altro passo importante è la creazione di una scocca portante (1922), che integra i pannelli esterni con rinforzi di sicurezza per una maggiore protezione dei passeggeri. Si tratta della prima invenzione italiana di peso, creata dalla Lancia per il modello Lamba. La scocca di Lancia era cabriolet, mentre la prima scocca chiusa è di Citroën per il modello Traction Avant (1934).
I primi turbocompressori ad azionamento meccanico compaiono nell’industria aeronautica già a inizio XX secolo, ma entrano nel cofano dell’auto solo negli anni ‘60. Stesso destino per gli iniettori, che erano stati concepiti a fine XIX secolo, ma non hanno soppiantato il classico carburatore se non dopo la metà del XX secolo.
La frenata rigenerativa era in uso già a fine XIX secolo nei treni e nei primi veicoli elettrici. Ora si è diffusa ampiamente grazie allo sviluppo dell’ibrido e dell’elettrico che ne fanno ampio uso. Più recenti invece i sistemi di sicurezza ESP (per la stabilità) e ABS (antibloccaggio freni). Ideati negli anni ‘80, sono stati subito immessi nelle auto prodotte in serie a partire dal 1995.
L’ultima delle innovazioni importanti in materia di produzione è la scocca in fibra di carbonio, partita nel 2013 dalla BMW i3 (elettrica), ma sviluppata maggiormente dall’italiana Lamborghini. Dopo aver visto la storia delle innovazioni che hanno rivoluzionato l’aspetto dell’auto, vediamo cos’è successo al suo interno.
Gli avanzamenti tecnologici che non si vedono, ma pesano
In quasi due secoli, il motore a scoppio ha fatto molti passi in avanti. Candele e bobine, iniezione e gestione degli scarichi, fluidi tecnici sempre più elaborati, naturali e sintetici, elettronica e sensori. Tutta questa tecnologia comporta moltissimi vantaggi, sempre che venga rispettata. Come?
Utilizzando materiali di prima qualità e liquidi puri: carburante, acqua e olio. Oltre all’aria che va al motore. Ecco perché un ruolo fondamentale nell’auto di oggi e di domani è rivestito di filtri: aria, benzina o diesel, e filtro olio motore.
Una delle evoluzioni in materia di filtri è nei materiali di produzione, nelle nanotecnologie impregnanti che determinano l’efficacia e quindi anche la durata. Anche in questo campo, una delle aziende di spicco è l’italiana Sogefi, nata a Mantova nel 1980. Ormai nell’involucro del filtro rientrano altri componenti, come una valvola termostatica che ne gestisce il flusso, o un sensore di temperatura. In alcuni casi, anche un diaframma antisvuotamento, o una valvola per la pulizia di scarico.
Il futuro è firmato italiano
Com’è possibile pensare oggi di poter ancora rivoluzionare un mondo come quello dell’auto, vecchio quasi di due secoli? Eppure una start-up italiana c’è riuscita, mettendo a punto un sistema digitale di assemblaggio con interfaccia meccanica chiamato TUC. Questa tecnologia è in grado di collegare vari sottosistemi alla rete di bordo e al telaio.
La tecnologia TUC 3.0 punta ad aprire un mondo di personalizzazioni, con veicoli adattati su misura alla fonte con apparecchi smart, plance e sedili tutti custom made. L’azienda torinese si rivolge ai produttori e ai costruttori, offrendo prototipi con kit di sviluppo mobilità spaziale che offre infinite possibilità di combinare spazi e proporzioni. Ancora una volta, come alle origini, anche nel futuro l’automobile è firmata Italia.