Per i lavoratori postali e la cittadinanza si annuncia un’estate di fuoco. È quanto teme il Segretario Territoriale Francesco Carmelo Giunta, del sindacato Slp-Cisl, che denuncia carenze in tutta la provincia reggina, a tal punto che «tra luglio e agosto gli uffici più grandi in città faranno turni dimezzati e i minori, in provincia, saranno costretti a chiudere per settimane intere». La sigla sindacale, che nel territorio raccoglie ben più della maggioranza assoluta degli iscritti tra i lavoratori di Poste Italiane, attraverso il suo segretario parla di «servizio al collasso, soprattutto nel periodo estivo quando inizieranno le ferie». I motivi sono da rintracciare nella «forte carenza di personale che si avverte già nel corso dell´anno, figuriamoci in questi mesi. Nonostante siano poche le forze, il servizio finora è stato garantito grazie alla buona volontà dei lavoratori, ma non si può continuare così per sempre, nel mese di giugno le scadenze fiscali hanno messo a dura prova gli uffici, fino al punto che i direttori spesso si sono messi agli sportelli per agevolare il flusso della clientela trascurando in questo modo le attività gestionali e interne. Purtroppo a fronte di tutto ciò l’ azienda ha fatto pochissimi passaggi da part-time a full-time di numerosi giovani che ancora oggi dopo tantissimi anni si ritrovano un lavoro a metà».
Facile capire le conseguenze di questa situazione avverte il sindacalista « meno personale significa meno servizi, meno qualità e di conseguenza crescita dei competitors».
Oltre a tutto ciò tra qualche giorno l’Azienda, senza la condivisione con le Organizzazioni Sindacali, implementerà
il servizio di ritiro delle raccomandate negli uffici postali dislocati in città.
Tale decisione assunta da Poste Italiane creerà ulteriori disservizi per l’utenza e il personale.
Infatti, il trasferimento presso gli uffici postali degli oggetti non recapitati dal portalettere peggiorerà la qualità del servizio in quanto comporta un ritardo di 48 ore nella relativa consegna alla clientela. Inoltre, la mancanza di spazi adeguati negli uffici, la mancanza di formazione adeguata per il personale coinvolto e il mancato potenziamento del personale comporteranno caos organizzativo e allungamento dei tempi di attesa negli uffici da parte della clientela nella fase di ritiro. In sostanza, precisa il sindacalista «l’avvio unilaterale del progetto, in assenza della condivisione sulla sua reale efficienza, sulle fattibilità delle modifiche organizzative e sui criteri da stabilire per la riallocazione del personale, comporterà inevitabili disservizi, di cui ancora una volta si renderà responsabile la dirigenza aziendale».
Per quanto sopra esposto ci vediamo costretti ad attivare tutte le iniziative di lotta, come la proclamazione dello sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive che inizierà il prossimo 21 Luglio, a tutela dei diritti dei Lavoratori Postali e per chiedere più attenzione per i servizi dedicati alla cittadinanza.
Ufficio Stampa
SLP CISL
Reggio Calabria