di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Di rottura o meno, sicuramente alternativo al Tavolo permanente con alla presidenza Mario Diano. In una riunione nella sede dell’Udc cittadino si prosegue il discorso sul futuro del lungomare sidernese, ma per i partecipanti, rappresentanti del centrodestra locale, lo si fa in modo differente. Lo si fa con alle spalle la stessa parte politica che amministra Regione e Provincia con la quale interagire, da salvaguardare, ma anche a cui chiedere direttamente, come affermato da Enzo Brullo.
{loadposition articolointerno, rounded}
Pietro Crinò presente alla riunione ha reso noto che da Giovanni Dima della Protezione Civile è arrivata la notizia della possibilità di ottenere per Siderno 250 mila euro e per Caulonia 50 mila. In tutto per Siderno 206 mila euro dalla Provincia e 250 mila euro dalla Protezione civile e per Caulonia 30 mila dalla Provincia e 50 mila dalla Protezione Civile.
A parte il resto e la richiesta della calamità naturale sulla quale non si hanno ulteriori notizie.
Di ciò che ha determinato lo stato in cui versa il lungomare e della messa in sicurezza che ci si augura possa concretizzarsi entro e non oltre il 30 aprile ha parlato Marcello Attisano. Messa in sicurezza sì del lungomare, ma soprattutto degli operatori e dell’indotto economico che si genera in estate, a maggior ragione in questo momento storico non facile. Non dimenticando, la presenza sul lato Nord, dell’ospizio e della difficoltà di prestare soccorso se uno degli ospiti avesse necessità di cure urgenti.
Si sono ripercorsi gli ultimi periodi fino alla riunione in Prefettura tenutasi poco tempo fa, si è pensato al da farsi, un progetto e poi magari il computo metrico, come sottolineato da Domenico Catalano il quale ha messo a disposizione il suo studio tecnico per arrivare ad una soluzione condivisa, pensando e lavorando per tutto il lungomare e non solo per la parte centrale.
«In tutto questo periodo ho seguito la vicenda quasi di nascosto, nonostante la mia appartenenza politica – ha spiegato Michelangelo Vitale – anche per far nascere un nuovo dialogo politico per il bene di Siderno. Nella prima riunione del Tavolo permanente avevo chiesto di avere due nomi da far inserire nell’iter per l’intervento che si sarebbe dovuto fare. Ma non ho avuto risposta. Iter che ho spinto in ambito tecnico provinciale e regionale per arrivare ad una soluzione per un problema da risolvere senza alzare pennacchi. I risultati sono stati ben pochi e quei pochi sono stati veicolati come una conquista solo della presidenza del Tavolo permanente». Vitale ha evidenziato che l’ufficio tecnico del Comune si stesse adoperando non solo per la parte centrale, ma anche per le parti a Nord e Sud.
Questione sulla quale più volte Pietro Sgarlato ha chiesto spiegazioni chiedendo di fare i lavori con coerenza, rispettando le reali necessità.