di Redazione
L’associazione “Gente in Aspromonte” ha organizzato per domenica 12 febbraio, una nuova escursione con tappa a Staiti- Madonna della Lica.
Il raduno è previsto alle ore 10 al piazzale del cimitero di Staiti, con partenza alle ore 10,15.
“La Vallata della Lica – si legge nel programma – consente di ammirare panorami paesaggistici meravigliosi e mutevoli che spaziano dal mare alla montagna, di percepire il silenzio e l’isolamento di luoghi remoti e quasi dimenticati. L’escursionista rimane folgorato dalla bellezza dei luoghi ed ammaliato dalla diversità ed unicità degli ambienti che, pur tanto dissimili, coesistono in uno spazio geograficamente limitato (alternarsi giocoso di verdeggianti pascoli assolati, fitta macchia mediterranea, curiose formazioni rocciose e panorami mozzafiato). Nella descrizione di questo tratto di territorio risultano calzanti, ben appropriate le parole di Alvaro. È una bellezza di pura geologia, di conformazione del terreno e di storia della terra, che ha il ricordo di un cosmo operante”.
“E’ la stessa natura che prende atteggiamento d’architettura, l’opera dell’uomo che fa tutt’uno con essa”. (Corrado Alvaro, Itinerario italiano).
“Per la storia aspromontana – si legge ancora – l’epoca bizantina ha avuto una grande rilevanza, soprattutto tra il VII ed il IX secolo, perché si diffuse il monachesimo basiliano, soprattutto nel versante sud-orientale dell’Aspromonte. Furono i monaci-asceti, provenienti dall’Oriente che scelsero di proposito i luoghi più remoti e impervi della montagna per fondarvi romitaggi, dove condurre una vita semplice, di contemplazione e di preghiera in intima comunione con la natura circostante. Tra i monumenti più importanti vi sono i ruderi dell’Abbazia di S. Maria dell’Alica e la chiesa Santa Maria de’ Tridetti. In contrada Alica, tra i boschi di leccio e di querce, si trovano i resti dell’antica Abbazia Basiliana di S. Maria della Lica o di Alìca. Il nome Alica deriva probabilmente, dalla presenza nella zona di un tempio dedicato ad Apollo Licio, che i Basiliani trasformarono in Abbazia”.
Per ulteriori informazioni, contattare il numero 348 8134091.