di Simona Ansani
ROCCELLA IONICA – Si discute ancora di Porto delle Grazie e di quote, e la palla questa volta passa all’opposizione cittadina, che a largo colonne spiega le ragioni dell’allora proposta di affidare le quote al pubblico. La grande economia quella della struttura portuale, «non ha prodotto nulla al momento», commenta Walter Melcore.
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«Non ci sono le condizioni normative del pubblico» prosegue durante il suo intervento Melcore, aggiungendo come, le azioni devono essere dismesse. Parla invece di vizio di procedura a monte la consigliera comunale Vanessa Riitano, in quanto il piano di razionalizzazione delle partecipazioni in società da parte del comune sarebbero dovute essere oggetto di deliberazione consiliare. Nonostante ciò considera inidoneo il giudizio del revisore dei conti su questa questione, in quanto lo stesso ha asseverato il documento di razionalizzazione dopo il 31 marzo 2015. »In questi giorni abbiamo assistito – conclude la Riitano – a una serie di bufale e bugie».
«Vogliamo spiegare ai cittadini cosa realmente è successo con l’illegittimità della vendita delle quote – spiega durante il suo intervento Nicola Iervasi – quali siano le zone d’ombra fatte da Invitalia. Per non parlare poi dei bilanci che vengono chiusi dal Porto sempre in rosso. Ai cittadini roccellesi restano le tariffe dei posti barca quadruplicati, restano i debiti e delle assunzioni fatte senza nessun bando pubblico ma solo con scopo e interesse clientelare. Vogliamo ristabilire questa sacrosanta legalità».
«Non esiste alternativa fra pubblico e privato, la normativa in materia non lascia alternativa. Le leggi vanno lette» Conclude l’avvocato Domenico Circosta. «Esistono più testi normativi che impediscono all’amministrazione comunale di detenere quote che non abbiano finalità istituzionale» prosegue l’avvocato Circosta, che parla di bugie degli amministratori locali, intestarditi a prendere le quote quando
il 31 dicembre queste devono essere dismesse. E allora in favore di chi queste quote devono essere accaparrate? Ecco una delle domande poste al pubblico da parte di Circosta. «Quale è l’interesse economico dell’amministrazione comunale sul Porto?».