Sidernesi ,da oggi c’è più gusto ad essere “cittadini metropolitani” !!! Se la progettazione sociale fosse paragonabile al campionato mondiale di calcio di Germania 2006 ed al mio posto, ad aprire la mail arrivata dagli uffici della Città Metropolitana di Reggio Calabria lo scorso 2 aprile (la quale m’informava dall’avvio della pratica di finanziamento della borsa di progettazione di 5.000 euro vinta, nell’ambito del bando “Metropolidea” grazie al progetto sociale “Le vie dell’arte e dell’ integrazione”) ci fosse stato il buon Fabio Caressa probabilmente avrebbe esordito così, aggiungendo dopo qualche istante, un’ intramontabile e nostalgico “andiamo a Reggio Calabria Siderno, andiamo a prenderci questo Premio”. Beh io in quel momento avrei voluto tanto essere in diretta come lo era Fabio Caressa dal Westfalenstadion di Dortmund quel 4 Luglio, ma purtroppo (come tutti in questo periodo) ero rinchiuso in casa . Avrei voluto essere in diretta, oppure insieme ad ogni mio concittadino e ad ogni cittadino della Locride non per “mettermi in mostra”, o per “farmi pubblicità”(come sostenuto da eminenti esponenti della “vita sociale giovanile Sidernese (uno) , attualmente proiettati alla creazione di un fantomatico e fumoso parlamento giovanile del Sud Italia), ma per rendere tutti immediatamente partecipi di quello che stava succedendo in quell’istante . Nei fatti dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria sul sito istituzionale della Città Metropolitana erano trascorsi 60 interminabili giorni. Giorni entro i quali se qualcuno dei partecipanti non premiati, avesse avuto qualche dubbio sulla bontà delle proposte progettuali giudicate vincenti, lo scorso Febbraio da un’apposita commissione nominata dalla Città Metropolitana , avrebbe potuto fare ricorso, comportando, nella migliore delle ipotesi un allungamento burocratico nell’assegnazione dei premi . Ovviamente tutto ciò non è successo e la mail della nostra metro city,semplicemente confermava la graduatoria precedentemente pubblicata. Per tornare al paragone con il calcio,se la missiva in questione avesse comunicato che c’erano stati ricorsi e che il verdetto fosse stato cambiato a nostro sfavore, sarebbe stato come se la Germania dopo il gol di Grosso avesse ribaltato il risultato riscrivendo la storia. Le differenze sostanziali tra questi esempi sono 2:-La povera nazionale teutonica alle ore 23:38 di quel lontano 4 luglio era stordita peggio di un pugile suonato ed aveva solo 100 secondi di tempo, purtroppo( per la Germania) alla fine dovendosi sbilanciare per tentare l’impossibile finì per essere infilata per la seconda volta . -Chi invece avesse voluto tentare di riscrivere la storia, nel nostro caso, ha avuto 60 giorni di tempo per riorganizzarsi ed anche con molta lucidità.Tuttavia alcune storie, una volta scritte non possono essere cambiate. Nel nostro caso ci tengo a ringraziate tutti gli altri 17 responsabili di progettazione che hanno partecipato al bando, perché dimostrando grande “sportività intellettuale” (cosa che non è affatto scontata) hanno accettato il verdetto del campo. Personalmente non vedo l’ora di recarmi a Reggio Calabria,per conoscere e per confrontarmi con tutti quei ragazzi che si sono cimentati in questa appassionante ed importantissima sfida, grazie alla quale, sono state create le basi per costruire tutti insieme,con i fatti e non a parole, le politiche giovanili metropolitane del futuro. Certo probabilmente non andremo a costituire,( tentando di imporre senza discutere) un “parlamento giovanile del Sud Italia” ma certamente confrontandoci tra noi cercheremo di contribuire alla crescita del territorio, da giovani cittadini e non da “presidenti di noi stessi”. Molti dei ragazzi coinvolti nel bando ancora non ho avuto il piacere di conoscerli ma appena questo periodo sarà trascorso mi piace immaginare che c’incontreremo a Reggio con tanta voglia d’imparare e con l’umiltà, che nella vita spesso è confusa da “dotti e sommi maestri di strategia nonché depositari di tutte le soluzioni dei problemi dell’universo” per impreparazione o debolezza ma che come c’insegna la storia non guasta mai . Infine dopo anni di lavoro e preparazione c’è da ritirare un riconoscimento, che non deve e non può essere solo una mia soddisfazione personale, ma che in questo particolarissimo momento storico , deve essere per Siderno e per tutti i sidernesi, motivo d’orgoglio ed uno dei tanti piccoli punti di ripartenza, per una cittadina, la nostra che non avendo mai usufruito di grandi aiuti di Stato ha basato sempre la sua forza sull’inventiva, sulla caparbietà e sullo spirito imprenditoriale dei suoi cittadini . Al tempo stesso sarei onorato se questa vittoria fosse un messaggio positivo per tutta la Locride, per un semplice motivo, una volta uscita la graduatoria di merito,controllando le proposte giunte, ho riscontrato che su 18 idee dal nostro territorio ne sono arrivate pochissime. Dalla pubblicità che si è fatta e dalle persone che sono state informate e che in alcuni casi anche io (andando contro il mio personale interesse) ho informato personalmente lasciando anche tutta la documentazione per la stesura della proposta progettuale, prodotta a mie spese, me ne sarei aspettate almeno 20. Come area geografica dobbiamo ancora crescere tanto e capire che se veramente puntiamo ad un cambiamento positivo, certe partite per vincerle dobbiamo andare a giocarcele anche se apparentemente si giocano fuori casa, proprio come fece la nostra nazionale in Germania. Fare i commentatori o lamentarsi perché gli altri vincono sfide che noi non vogliamo giocare non basta più, anzi dati alla mano è un comportamento che non ha mai portato risultati. Per quanto riguarda il progetto “Le vie dell’arte e dell’integrazione” è nato da un indicazione fornitemi dall’ Ing. Piero Fuda quando era sindaco di Siderno. Qualche settimana dopo essermi laureato andai a trovarlo ed egli sapendo che volevo iniziare ad occuparmi di progettazione sociale mi fornì un assist alla Pirlo dicendomi “ guardati quello che d’ora in poi propone la Città Metropolitana di Reggio Calabria, perché molte materie regionali diverranno di pertinenza del nuovo ente”. Pensai che se una persona con l’esperienza del sindaco mi fa un passaggio del genere io non potevo fare, la figura del Pirla (per dirla alla Mourignho) buttando il pallone in tribuna e seguii alla lettera quello che mi aveva detto. Qualche tempo dopo, puntuale come un orologio svizzero la Città Metropolitana pubblicava sui suoi portali e tramite i canali social della “commissione politiche giovanili” il bando dedicato ai giovani “Metropolidea, la nostra idea in comune”. Il progetto è stato costruito e migliorato nel tempo mediante un serrato confronto con i giovani e con i cittadini delle periferie sidernesi. Una volta sbrigate le pratiche burocratiche, grazie all’aiuto di tutti, proprio nelle periferie sidernesi verrà realizzato, anche se punteremo a coinvolgere tutte le forze sociali presenti nel territorio. Realizzare questo progetto per la Locride sarà come calciare l’ultimo rigore nella finale dei mondiali e come territorio dobbiamo farlo senza paura, perché certe storie, pur attendendo ancora di essere scritte non possono essere cambiate. Francesco Gentile (vincitore della borsa di progettazione)
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