di Antonella Scabellone (foto e video servizio Enzo Lacopo)
LOCRI- Si è svolto, lo scorso 12 dicembre, a Locri, l’evento “Legalità in Rete”, organizzato dall’ Associazione Onlus “I Valori della Vita” in collaborazione con il Comune di Locri e il sostegno del Ministero della Giustizia – Dipartimento per la Giustizia Minorile- Ufficio Servizio Sociale per i Minorenni di Reggio Calabria.
L’iniziativa, che si inserisce nel progetto “In cammino nella Locride”, quest’anno ha avuto come tematica “Il Valore della Cittadinanza Attiva”, e ha coinvolto le scuole del territorio: l’ IPSIA e l’Istituto Comprensivo “M. Bello – Pedullà – Agnana” di Siderno; l’Istituto Alberghiero “Dea Persefone” e il Liceo delle Scienze Umane “Mazzini” di Locri; l’Istituto Tecnico Agrario “L. Einaudi” di Palmi.
In apertura, alle ore 10, all’interno della sala Consiliare, il sindaco Giovanni Calabrese ha presentato la manifestazione, garantendo sostegno a percorsi, come questo, che rappresentano un’importante opportunità per i giovani; a seguire ha preso la parola la dott.ssa Maria Giuseppa Garreffa– Direttore dell’Ufficio Servizi Sociali per i Minorenni di Reggio Calabria, che ha evidenziato l’importanza di fare rete per consentire ai ragazzi di contribuire, con il loro talento, alla crescita della società.
Dopodichè le rappresentanze delle varie scuole, insieme alle autorità, si sono recate nella villa comunale per piantare “i fiori dell’ Amicizia”, stelle di Natale che adornano e ravvivano il monumento ai caduti davanti al palazzo municipale. Presenti anche Monsignor Francesco Oliva, Vescovo di Locri-Gerace, e il dott. Paolo Ramondino, magistrato presso il Tribunale peri Minorenni di Reggio Calabria che, insieme ai ragazzi, al sindaco Calabrese e alle altre autorità presenti, “a suon di vanga”, hanno messo a dimora le piante, simbolo del Natale e della rinascita.
La giornata per la promozione della Legalità e della Cittadinanza attiva è proseguita all’interno della sala del Consiglio comunale, dove i giovani e gli adulti hanno incontrato le Istituzioni nel corso di una conferenza-dibattito moderata dalla dott.ssa Anna Foti. In apertura hanno preso la parola i dirigenti scolastici e i vari delegati delle scuole partecipanti: Vito Pirruccio (l’Istituto Comprensivo “M. Bello – Pedullà – Agnana”di Siderno), Gaetano Pedullà (IPSIA Siderno), Carmela Ciappina (Einaudi di Palmi), Eva Cappuccio (Mazzini di Locri) e Margherita Sergi ( IPSAA Dea Persefone di Locri). Successivamente si è entrati nella parte propriamente tecnica con gli interventi del magistrato minorile Paolo Ramondino, che ha sottolineato l’efficacia, ai fini del recupero dei giovani, dell’istituto della messa alla prova, che ha dato ottimi risultati fin’ora ai casi a cui è stato applicato, e del Procuratore della Repubblica di Locri, Luigi D’Alessio, che ha evidenziato l’importanza di progetti, come quello presentato dalla ONLUS di Siderno, che rendono protagonisti i giovani, e dell’importanza della rete della legalità come sistema di aiuto per chi è piu fragile.
Le conclusione, come ogni anno, sono state affidate al Vescovo Oliva, che ha invitato i ragazzi a riscoprire i valori autentici, come l’amore, “motore della vita”, a farne tesoro e a utilizzarli nei momenti di difficoltà; il Vescovo ha poi sottolineato l’importanza fondamentale della scuola come luogo in cui si impara a crescere da cittadini attivi e responsabili.
Presente anche l’Associazione Nazionale dei Carabinieri sez di Roccella, Ardore e Siderno con i rispettivi Presidenti.
Per conto della Onlus “I Valori della Vita” ha parlato Decio Tortora che ha illustrato la conclusione del progetto “In cammino nella Locride”durante il quale i ragazzi hanno seguito tre percorsi/laboratori :“Le mani creano” di Ceramica Raku, brillantemente condotto dal professore Renzo Fascì; “Conosci, rispetta e ama le regole”, condotto dal dottor Mario Tortora e “Uno Scatto per la Locride” coordinato da Rocco Cartisano.
Sono stati inoltre proiettati dei video per illustrare i progetti promossi dall’USSM di Reggio Calabria e condotti nella Locride dalla Onlus, percorsi attraverso i quali i minori e giovani adulti del territorio possono esprimere, con linguaggi diversi, il loro disagio, e trasformarlo in risorsa, attraverso anche nuove opportunità di formazione e inserimento lavorativo. A tal proposito è stata significativa la testimonianza di un ragazzo che, grazie al sostegno ricevuto durante la frequenza di tali percorsi, ha trovato il coraggio di rialzarsi e intraprendere con fiducia il cammino della legalità, frequentando con buoni risultati una scuola superiore e ottenendo un inserimento lavorativo nello scorso periodo estivo.
I saluti finali sono stati affidati a Marilena Romeo che ha parlato ai ragazzi soffermandosi sul significato della Cittadinanza attiva, come valore da coltivare e mettere in pratica nel proprio quotidiano per migliorare, partendo dai luoghi in cui si vive, la società intera.
Infine a tutti i partecipanti al progetto sono state consegnate delle targhe ricordo così come ai relatori che sono stati anche omaggiati con alcuni lavori realizzati dai ragazzi durante i laboratori formativi
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