di Gianluca Albanese
Prosegue la battaglia tesa ad arrivare alla discussione e alla successiva approvazione del testo originario della legge Lazzati, quella che impedisce ai sorvegliati speciali di P.S. di fare campagna elettorale.
Una delegazione del Centro Studi Legislativo Lazzati, infatti, sarà ricevuta nel giro di un paio di settimane dalla I Commissione parlamentare “Affari Costituzionali”, che ha iniziato l’esame del testo che, a giudizio del presidente e fondatore del Centro Studi Lazzati (e presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione) Romano De Grazia era stato modificato e licenziato nel 2010, tanto da renderlo depotenziato e inefficace.
«Nonostante tutti i tentativi di boicottaggio, da parte di una classe politica troppo spesso inadeguata – ha detto De Grazia a Lente Locale – e condizionata da un’antimafia di facciata più adusa alle passerelle e alle autocelebrazioni che alla lotta vera ed efficace contro le organizzazioni criminali, la battaglia del Centro Studi Lazzati prosegue, e l’audizione in I Commissione “Affari Costituzionali” rappresenterà uno snodo essenziale verso l’approvazione di una legge che per essere realmente efficace deve essere ossequiosa dei contenuti originari elaborati ormai molti anni fa».
Faranno parte della delegazione, oltre al giudice De Grazia, il presidente emerito della Corte Costituzionale Cesare Ruperto, il titolare della cattedra di Diritto Penale dell’Economia all’Università di Perugia Marco Angelini e il Procuratore di Tivoli Francesco Melito, tutti espressione del Centro Studi Legislativo Lazzati.
«Il testo è fermo dal 2013 – ha ricordato De Grazia – ora finalmente la politica sembra rendersi conto dell’esigenza di riprendere il cammino di legalità vera e la nostra delegazione ribadirà a gran voce l’esigenza di pervenire in tempi brevi all’approvazione della vera legge Lazzati».
Un servizio approfondito sul tema andrà in onda questa sera alle 21 sul canale 90 del digitale terrestre.