di Simona Ansani
È sconcertante l’atteggiamento del Governo che starebbe calpestando i principi e i criteri di legge per la ricerca innovativa pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, in merito al divieto di allevamenti come Green Hill, stop a esperimenti su animali senza anestesia, incentivi ai metodi sostitutivi. La denuncia arriva direttamente dall’Enpa, Lav, Lega del Cane, Leidaa, Oipa, con la Federazione Associazioni Diritti Animali e Ambiente.
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Infatti dei tredici precetti diventati l’articolo 13 della Legge 96-2013 di delegazione europea appena quattro mesi fa, i Ministri della Salute Lorenzin e degli Affari europei Moavero hanno previsto l’affossamento totale o parziale di ben dieci punti. Dunque lo schema di Decreto Legislativo di recepimento della direttiva europea sulla sperimentazione sugli animali è all’esame della commissione parlamentare per un parere, ma anche senza il quale dopo il 13 gennaio 2014 il Governo è autorizzato dalla stessa legge che intende cestinare senza modificarla, a emanare la nuova Legge che sostituirà il Decreto Legislativo 116 in vigore dal 1992. Se il Governo continuerà a perseguire questa linea andrà incontro al pronunciamento di invalidità ai sensi dell’articolo 76 della Costituzione sulle deleghe legislative. In particolare l’Esecutivo: non rispetta il divieto di esperimenti senza anestesia o analgesia aggira lo stop a esercitazioni didattiche con animali straccia le limitazioni su animali modificati geneticamente e il riutilizzo in più test vara un limitato fondo per i metodi alternativi destinandolo per l’84% a chi effettua vivisezione fa slittare di quattro anni il divieto di prove con animali per xenotrapianti, alcool, tabacco e droghe. Il tutto con sanzioni non dissuasive anche per i divieti rispettati, come:
l’allevamento di cani, gatti e primati non umani destinati ai laboratori il ricorso agli animali randagi e provenienti da canili gli esperimenti a fini bellici. Dunque il passo in avanti che si era verificato con l’approvazione della normativa in Parlamento, segno così di un Paese civile, oggi vede un non concretizzarsi, grazie allo stesso Governo e ai suoi Ministri che rischiano di far fare all’Italia qualche passo indietro.