di Simona Masciaga
TREMEZZINA (COMO) – Incastonata tra i monti di manzoniana memoria, sulla sponda ovest del lago di Como, riluce, con i suoi marmi perlacei, Villa Carlotta.
Siamo a Tremezzina, a circa 30 km da Como, proprio dirimpetto a Bellagio, ridente località comasca, ubicata sul promontorio sporgente “tra due catene infinite di monti” che divide i due rami del Lario; raggiungibile in battello, dopo una breve crociera, Bellagio offre oltre alla calorosa accoglienza, una visita guidata a Villa Melzi e ai suoi giardini annoverati nella storia.
Noi, invece, ammirando le centinaia di turisti che traghettavano, abbiamo deciso di visitare Villa Carlotta con il suo giardino botanico da scenario incantevole e variopinto data l’attuale fioritura di azalee, camelie e gardenie profumatissime e ” petalose”, più una serie di fiori coloratissimi dal nome latino ahimè impronunciabile.
La Villa si raggiunge attraverso una scalinata in sasso per poi attraversare due tunnel adibiti ad agrumeto, dove polposi e invitanti frutti pendevano dai rami tra le timide zagare che rinnovano la produzione: un omaggio alla Calabria e al sud d’Italia! Da qui si accede all’ingresso principale composto da un atrio grandissimo dove al centro svetta una imponente scultura marmorea realizzata dagli allievi del Canova raffigurante Venere e Marte.
La residenza, costruita nel 1690 per volere del marchese Giorgio II Clerici, banchiere e commerciante di seta, fu poi acquistata da Battista Sommariva nel 1801, il quale, essendo appassionato di arte e cultura, ospitò personaggi illustri come Stendhal e Flaubert, oltre che arricchire la dimora di opere d’arte della scuola del Canova e dipinti di Hayez di cui era un grande estimatore.
Nel 1843 la villa fu poi acquistata dalla principessa Marianna di Nassau moglie di Alberto di Prussia, il quale nel 1847, ne fece dono alla figlia Carlotta ( da qui il nome attuale) per le sue nozze con Giorgio II di Sassonia Meiningen, il quale la portò allo splendore odierno.
Il passaggio di Napoleone, le guerre successive, pur vandalizzando parte degli stucchi e arredi e sottraendo numerose opere di arte, non sono riusciti a deturpare tale magnificenza tanto che nel 1927 sorse, per volontà cittadina, l Ente Morale Villa Carlotta che tutt’oggi gestisce villa e giardini ospitando anche eventi culturali di prestigio.