di Gianluca Albanese
SIDERNO – Un praticante avvocato, un farmacista e il suo fratello minore, il gestore di un bar. Sono questi i quattro ragazzi di Siderno morti nel tragico incidente avvenuto nel primo pomeriggio di oggi sulla strada di grande comunicazione Jonio-Tirreno, per cause ancora in corso di accertamento che hanno determinato il terribile impatto a seguito del quale i quattro ragazzi di Siderno e i due cittadini di Platì (sarebbero padre e figlio) sono morti sul colpo.
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La voce a Siderno si era sparsa già a metà pomeriggio. Pare che i quattro ragazzi di Siderno fossero diretti a Rosarno per vedere la partita del Siderno. Erano tifosi Napoleone Luciano (nella foto), detto Leo, e il fratello Gabriele, figli di Carlo, grosso commerciante di articoli di cancelleria a Siderno e già presidente della società biancazzurra all’inizio degli anni 2000. Presumibilmente lo erano anche il giovane praticante avvocato Luigi Mory e Giuseppe Figliomeni.
Noi conoscevamo benissimo Napoleone Luciano, giovane farmacista che da qualche anno era tornato nella sua città per aprire una parafarmacia nel centralissimo corso Garibaldi. Amava la vita, Leo. E la foto lo ritrae durante una serata felice in una discoteca sulla spiaggia.
Conoscevamo le sue passioni, per la Lazio e per il Siderno, accomunate dai colori sociali biancazzurri, e le sue idee politiche di estrema destra, delle quali non aveva mai fatto mistero.
Era un buono, Leo. Tanto che ai clienti più bisognosi della sua parafarmacia regalava sempre qualcosa, perché l’umanità era uno dei suo caratteri distintivi. Era generoso con tutti, extracomunitari compresi, anche se su facebook condivideva i post di Matteo Salvini.
Un po’ angelo e un po’ aquila, Leo. Un’anima candida che ora volerà in cielo insieme agli amici che erano in macchina con lui e al fratellino, socio dello Juventus club “Gianluca Pessotto” di Siderno.
Vola in cielo, aquilotto nostro. Conquista il paradiso dei buoni e dei giusti, nel quale potrai riabbracciare il tuo amico Gabriele Sandri, detto “Gabbo”, tifoso laziale come te anch’egli tragicamente scomparso durante dei tafferugli in un autogrill.
Al padre Carlo, alla madre che ha appreso della terribile notizia mentre era nella parafarmacia aperta per il turno domenicale e ai familiari di tutte le vittime va il più affettuoso abbraccio da parte di tutta la redazione di Lente Locale.