di mons. Francesco Oliva*
Continuano gli sbarchi, e soprattutto i naufragi! Giorno dopo giorno diventa sempre più drammatico il bilancio dei migranti che muoiono nelle fredde acque del Mediterraneo. Una strage senza fine! Si parla di migliaia di morti nei naufragi della settimana scorsa. Mille e più in tre giorni: già 2.550 nel 2016. Di molti non sapremo il loro nome. Sono uomini, donne e bambini che fuggono da terre desolate per guerre e conflitti, in cerca di condizioni di vita più umane. Tanto sangue innocente non cancella il muro di indifferenza che il perbenismo ha prodotto nella nostra società. Pregare non basta. Ma come possiamo non implorare lo sguardo misericordioso del Padre su tanta sofferenza? Come possiamo non piangere di fronte ai volti rigati di lacrime dei tanti bimbi travolti da barconi infidi che si trasformano in fredde bare? Raccogliamoci in preghiera.
Chiedo a tutti, sacerdoti, religiosi e religiose, fedeli della diocesi un momento di raccoglimento e di riflessione all’inizio della Messa con una preghiera di suffragio per queste vittime del mare
domenica prossima 5 giugno 2016.
La comune preghiera rompa il silenzio di fronte a tanta atrocità ed apra i cuori porte ad una vera solidarietà nel dolore.
Francesco Oliva
*: vescovo della diocesi di Locri-Gerace