DAL CONSIGLIERE PROVINCIALE PIERFRANCESCO CAMPISI RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO QUANTO SEGUE
CAULONIA – Ci risiamo, già un anno addietro per l’emergenza arsenico, il Sindaco inaugurava la politica delle “convocazioni”. Nemmeno i prefetti fascisti “convocavano” con tanta arroganza, supponenza e vuota auto-referenzialità , anche in questo caso la forma tradisce la sostanza delle cose. Cose che si commentano da sé. Il fatto poi che prima ancora della serie di “convocati” ne venga informata la stampa denota due cose essenziali.
{loadposition articolointerno, rounded}
Primo, questa classe dirigente usa il governo per il consenso e non si sogna lontanamente di usare il consenso per governare; Solo che non c’è la “statura”, non c’è la capacità, non c’è la tensione ideale alla soluzione dei problemi. Bisogna solo apparire, come in una ormai insopportabile pantomima. Quindi le figuracce e gli scatafasci sono sempre di più in agguato. Qui non c’è un “re nudo”, qui manca, è sparito proprio il “re”, ma Loro non se ne curano, Loro sono titolari dell’egemonia clientelare e quindi devono solo fare finta di essere sempre dei leader; dei capi, Loro, intrisi di vacua autorevolezza si vestono di autorità e convocano: Carabinieri; Corpo Forestale, Guardia Costiera, Regione; ARPACAL insomma tutti, o quasi.
E qui arriviamo al secondo punto, che conferma il primo: convocano tutti tranne l’unico Ente (la Provincia) che oltre ad essere specificamente titolare di funzioni e competenze di legge (si pensi, se non altro, alle autorizzazioni agli scarichi fognari e più in generale al “codice dell’ambiente”) è probabilmente l’unico ente che, nel breve, medio e lungo periodo, potrebbe dare una mano pianificando e suggerendo collaborative soluzioni. Non sia mai, che poi magari arriva Piero, che i problemi li affronta per risolverli nella loro causa e non per gabbare la collettività, come fanno Loro, magari creando problemi più gravi e più difficili. Evidente che invitare la Provincia, rischiando di trovarsi Piero di fronte, significa correre il rischio di dover prendere atto che le soluzioni che “Piero-sindaco per pochi mesi” aveva pianificato e iniziato ad attuare erano quasi-perfette, non si deve. Senza pensare che “Piero-consigliere-provinciale” potrebbe offrire soluzioni e risorse per risolvere. No! E’ troppo rischioso, preferiscono darsi un tono e, a momenti, convocano il Ministro dell’Ambiente. Così la gente vede che Loro sono all’altezza! Poi si urtano se li chiamo “apprendisti stregoni”, o se dico che l’apprendista sta superando lo stregone. Questa della fognatura è l’epilogo (provvisorio) di un pluriennale modus operandi; il quale sta iniziando a mostrare i segni di una evidente cancrena amministrativa. Prima che la cancrena passi nel corpo sociale, sarà opportuno che dal corpo sociale si decida di rimboccarsi le maniche ed organizzare, nella piena legalità e all’insegna dell’impegno civico apartitico e civile, un “contraltare” della normalità e della buona fede, avverso agli apprendisti stregoni. Per rendere l’idea: una sorta di “Governo Ombra” che illumini gli scatafasci e la via alla soluzione dei problemi, che Loro creano ed amplificano.