PALIZZI-L’onda di Slow Festival 2014, in versione on the road, fa tappa il 10 e 11 agosto 2014 a Palizzi, nel luogo geograficamente più a Sud della penisola Italiana e, quindi, della Calabria, un luogo, snodo tra l’Europa e il Mediterraneo, nell’ area grecanica calabrese, storicamente luogo di incontro tra le culture.
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Per queste peculiarità “l’onda” di Slow Festival, dopo l’appuntamento che si è tenuto a luglio 2014 all’Università della Calabria (UNICAL), sbarca a Palizzi (RC) con l’evento “CAPO SUD”.
Un’iniziativa organizzata con l’Amministrazione Comunale di Palizzi che,come afferma il Sindaco, Walter Scerbo, esalta l’importanza che questo territorio ha nelle politiche di sviluppo di tutta l’area del Mediterraneo.
Un evento per discutere e confrontarsi su quale sarà il mondo che viene e quale ruolo vuole e potrà avere la Calabria.
Un’occasione per lanciare la proposta di realizzarea Palizzi (RC), con le istituzioni e le realtà che si occupano di promuovere uno sviluppo sostenibile, consapevole e solidale (Slow Economy), un osservatorio permanente sul Mediterraneo e, quindi, sul “mondo che viene”, che sia luogo di incontro privilegiato tra istituzioni culturali, esperti e membri della società civile, che riconoscono nella complessità culturale del Mediterraneo uno dei valori principali per la costruzione di un futuro del mondo “Buono Pulito e Giusto”.
Due giorni animati da tante iniziative: musica etnica, danza, recital di poesie, reading letterari, degustazioni e laboratori sensoriali. Il tutto a Palizzi, nel contesto meraviglioso della riviera dei gelsomini, versante orientale del Parco Nazionale dell’Aspromonte, cuore dell’area grecanica.
Il programma dell’evento prevede, inoltre, la tavola rotonda: “Slow Economy, Calabria Europa e Mediterraneo”, alla quale parteciperanno: Slow Food Calabria, Condotta Slow Food Reggio Calabria e Area Grecanica, Condotta Slow Food Cosenza e Sila, nonché la Comunità del grano in Aspromonte e saranno presenti rappresentanti delle istituzioni comunali, provinciali e regionali, oltre che del Parco Nazionale dell’Aspromonte, del GAL Area Grecanica e delle Università.