DALLA SEGRETERIA REGIONALE DiCCAP-SULPM RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
LOCRI- Questa Organizzazione Sindacale replica alle generalizzate, gravi e tendenziose accuse volte indiscriminatamente, ai dipendenti comunali che tanto clamore hanno avuto anche sui media nazionali.
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Giova infatti ricordare al Sig. Sindaco che:
– I dipendenti comunali del Comune di Locri non percepiscono alcuna forma stipendiale incentivante, indennità di produttività, dal lontano 2006;
– Non hanno i CCDI (contratti integrativi decentrati) dal 2010 per le gravi criticità riscontrate nella quantificazione del fondo in sede di contrattazione (e quelli dal 2007 al 2009 dal SULPM non sottoscritti per le gravi illegittimità in essi contenute);
– Sono in itinere diversi contenziosi per prestazioni di lavoro straordinario non retribuiti;
– L’amministrazione ha sospeso i due rientri di servizio pomeridiano dei dipendenti, per tutto il periodo estivo (vorremmo capire le fonti normative e le modalità di recupero delle ore non lavorate, specie per quei dipendenti che dall’01/09 sono stati collocati in pensione), per poi anche lamentare la mancanza di personale in tale orario;
– Non risulta alla scrivente O.S. nessun provvedimento disciplinare, nè altro deterrente normativamente previsto a censura di comportamento assenteista, al di là dei proclami.
– Non risulta rispondente a verità che su 125 dipendenti 100 si trovassero contemporaneamente in malattia, come fatto intendere, (il Comune avrebbe chiuso!) e vorremmo quindi sapere l’arco di tempo preso in esame per ottenere la somma di 100 unità in malattia; troviamo invece estremamente grave, in merito, che il sindaco si sia permesso di divulgare dati sensibili tutelati dalla legge circa i giorni di malattia di singoli dipendente, lasciando gravemente intendere inoltre la malafede di medici compiacenti;
– Si nutre qualche legittimo dubbio circa il criterio delle assunzioni fatte di recente rispetto al reale fabbisogno delle figure professionali necessarie all’interno dell’Ente e quanti mediante regolari procedure concorsuali, in conformità delle prescrizioni di legge, senza alcuna ingerenza politica;
– L’aggiornamento professionale dei dipendenti è da anni praticamente inesistente
– Le figure apicali dell’Ente, dovrebbero sempre dar conto dell’operato dei sottoposti.
Nello specifico, per la Polizia Locale, che
– in dotazione organica, sino a poco tempo fa, erano previsti 17 unità ed ora ne sono previste soltanto 8, per un comune di 14.000 abitanti: non è stata forse la politica a tagliare i posti di agenti di Polizia Locale ed a determinare tutto questo?!… non è stata la politica in sede di concertazione a dire che 8 agenti di P.L. per Locri sarebbero stati più che sufficienti?..Il SULPL aveva avvertito in tale sede che non sarebbe più stato possibile garantire il servizio con le unità effettive, anche per l’età anagrafica e le condizioni di salute di alcuni operatori!!!.
– da anni questo sindacato lamenta la cattiva gestione ed organizzazione del servizio di Polizia Locale: si rammenta che è stato proclamato persino lo stato di agitazione proprio per le criticità riscontrate nella P.L. di Locri;
– i locali sede degli Uffici del Comando sono indecenti e non rispettano affatto i requisiti di legge previsti dalla 81/2008, riguardo alle norme di sicurezza, né tantomeno quelli di privacy e riservatezza;
– le forniture di divise ed accessori, previste dalla legge e indispensabili agli Agenti, non vengono compiutamente fatte da oltre 10 anni, tanto che alcuni operatori sono costretti spesso a dotarsi di indumenti e quant’altro a proprie spese;
– mancano addirittura i prontuari aggiornati, essenziali per il lavoro degli operatori esterni;
– da oltre 4 anni non si effettuano le esercitazioni annuali di tiro e addestramento alle armi presso il poligono accreditato, anch’esso tassativamente previsto dalla legge e le stesse armi in dotazione agli operatori(ad eccezione di qualcuno) sono eccessivamente pesanti ed obsolete;
– la formazione professionale, tassativamente prevista dai CCNL, non è stata mai stata curata, sebbene fondamentale per un lavoro dinamico con norme giuridiche in continua evoluzione.
Ci sarebbero poi tante altre criticità, ma quelle, la scrivente, le riserva ad altre sedi.
Pertanto il Sindaco di Locri avrebbe fatto bene a meglio organizzare,razionalizzare valorizzare ed incentivare le professionalità di cui l’Ente dispone, utilizzando gli strumenti che la Legge mette a disposizione per combattere il presunto assenteismo ed immobilismo burocratico di cui sarebbe vittima il Comune di Locri (es: attraverso la meritocrazia e incentivazione professionale, come previsto anche dalle recenti riforme della P.A.) invertendo la tendenza all’avvilimento ed alla disincentivazione del personale, che già fa tanto(almeno nella sua maggioranza): si ribadisce che dal lontano 2006 non esiste la valutazione dei dipendenti né conseguentemente alcuna forma di meritocrazia ed incentivazione del personale, unico deterrente legislativamente valido per combattere i cd. fannulloni!!!
Tutto lascia pensare pertanto piuttosto ad uno spot autopubblicitario, demagogico e populista, che una reale volontà di cambiamento, seguendo il solito motto: sparare nel mucchio per non colpire nessuno; metodo efficace spesso quale fumo negli occhi per non rendere evidente
dell’altro, proseguendo la solita vecchia scia dal Comune di Locri, da lungo tempo solcata.
La Segreteria Regionale DiCCAP-SULPM