di Emanuela Alvaro
LOCRI – Cosa significa Piano strutturale comunale, le differenze con il precedente Piano regolatore e quello che sarà il futuro di Locri una volta che il Psc verrà messo appunto. Di questo, ma anche dell’importanza della collaborazione e dell’interessamento dei cittadini per la realizzazione di uno strumento necessario per lo sviluppo economico e sociale della città, si è discusso nel primo incontro, a cui ne seguiranno altri, per arrivare a realizzare il tanto atteso Psc per la città di Locri.
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Da troppi anni, come accade anche nei paesi limitrofi, si assiste ad uno stallo del settore urbanistico del Comune di Locri, ora l’intenzione dell’amministrazione è di arrivare ad un risultato concreto. Riprendere quanto iniziato dall’allora sindaco Carmine Barbaro e proseguito con le amministrazioni guidate da Francesco Macrì e Pepè Lombardo, nonostante il tentativo, poi non andato a buon fine di realizzare il Psa, Piano strutturale associato tra più Comuni.
A dialogare con i professionisti e i cittadini interessati presenti al Palazzo della Cultura, i tecnici che fanno parte del gruppo di lavoro che realizzerà il Psc, si spera entro giugno. Fulvio Nasso architetto capogruppo, Giuseppe Mandaglio e Giuseppe Lombardo due dei progettisti, Enzo Orlando responsabile unico del procedimento.
Ad introdurre i lavori il sindaco Giovanni Calabrese e l’assessore all’urbanistica, Eva Cappuccio, i quali, archiviato il discorso del Psa, hanno sottolineato la necessità che la città venga dotata del Psc, anche se in ritardo con l’iter di qualche mese, invitando i presenti, ma in generale tutti i cittadini, a partecipare alla realizzazioni del Psc. Scelte partecipate affinché gli stessi si rivedano in questo strumento fondamentale.
Per far questo l’amministrazione e il gruppo di tecnici hanno pensato ad un questionario per raccogliere tutta una serie di dati utili per “effettuare scelte urbanistiche quanto più possibili condivise con la cittadinanza”, come si legge nella prima pagina dello stesso, utilizzandole nell’ambito del processo di formazione del Psc.
L’assessore Cappuccio prima di lasciare la parola ai tecnici ha chiarito cosa sia il Psc e i vantaggi che ne derivano per il territorio dall’attuazione dello stesso. «Il Psc è uno strumento di pianificazione che serve a delineare le scelte strategiche del territorio a medio e lungo termine, andando a sostituire l’ormai obsoleto piano regolatore – ha affermato l’assessore –. Con il Psc si doterà Locri di un nuovo assetto territoriale attuato attraverso strumenti come il Regolamento edilizio ed urbanistico».
Due strumenti, così come evidenziato negli interventi dei tecnici, propedeutici allo stesso Psc, per soddisfare le esigenze imposte da una riforma urbanistica calabrese che parla di sviluppo coerente e sostenibile del territorio, accompagnato da una conoscenza profonda delle risorse sulle quali puntare, preservando la naturale conformazione del territorio e, soprattutto, garantendo le condizioni di sicurezza riducendo il rischio idrologico e, dove già fabbricato, mitigarlo.