(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI – «Era necessario da parte nostra, comunicare ai nostri concittadini quelli che sono stati gli avvenimenti susseguiti fino ad oggi, relativi la preparazione delle liste che hanno visto prima protagonista, il mio amico Ettore Lacopo e poi il gruppo da lui stesso coordinato, ovvero “Comunità solidale”».
Sono le parole espresse in apertura della conferenza stampa convocata in questo venerdì santo, dall’avvocato Pino Mammoliti e dal commercialista Ettore Lacopo, appartenenti al movimento politico “Comunità solidale”, a distanza di una settimana dalla presentazione delle liste per le prossime amministrative del 14 e 15 maggio.
Quelle che allo stato attuale risultano confermate, sono le candidature in qualità di primi cittadini, di Giuseppe Fontana (ora sindaco facente funzioni) del gruppo “Tutto Per Locri” e dell’ex amministratore Raffaele Sainato della lista “Con senso civico per Locri”.
E’ di questi giorni infatti, la notizia di alcuni intoppi scaturiti nell’ambito delle trattative intercorse tra i movimenti politici che ruotano attorno al centrosinistra locrese e il Partito Democratico per la scelta di un candidato da proporre all’imminente competizione elettorale.
Una trattativa difatti saltata, con “una disfatta” secondo l’avvocato Pino Mammoliti, sia del centrosinistra cittadino che del Partito Democratico.
Nella sua premessa, Mammoliti ha inizialmente ripercorso quello che è stato il primo approccio di contatto elettorale di “Comunità solidale”, con il gruppo dell’ex sindaco e ora assessore regionale Giovanni Calabrese, il quale proprio quest’ultimo, nella rosa di nomi da proporre come futuro candidato sindaco, aveva indicato già alla fine dello scorso anno, Giuseppe Fontana, Miki Maio ed Alfredo Cappuccio «Rispetto a questa rosa di nomi – ha detto Pino Mammoliti – come Comunità solidale, per ragioni amicali, avevamo preannunciato che se ci fosse stata, l’ipotesi di una candidatura a sindaco di Alfredo Cappuccio, indipendentemente dall’area di riferimento amministrativo, l’avremmo sostenuto, rimodulando la guida del paese. Così – ha constatato – non è stato, l’idea principale, era in realtà quella di non candidare Alfredo Cappuccio alla carica di sindaco, ma di optare per Giuseppe Fontana. E’ a quel punto, che decidiamo di disimpegnarci con quel fronte politico».
«Da qui – ha continuato – è subentrato il periodo di passione con i vari tavoli del centrosinistra, che non ci hanno visto protagonisti dall’inizio, perché serpeggiava con particolare insistenza, il desiderio di aggregarsi a Raffaele Sainato che, in quest’ultimo periodo, aveva dimostrato di essere il più discontinuo rispetto la gestione di Giovanni Calabrese e Giuseppe Fontana».
Soltanto Ugo Passafaro (che sembrerebbe pronto a guidare una coalizione civica), ha tenuto a rimarcare Pino Mammoliti, ha dall’inizio sostenuto di non voler avviare alcuna alleanza, pur dimostrando disponibilità a dialogare con altri gruppi, né con l’asse Calabrese/Fontana, né con Raffaele Sainato «E’ chiaro – ha dichiarato altresì Mammoliti – che la nostra presenza al penultimo tentativo di incontro tra le “anime perse del centrosinistra”, era quasi simbolico per rattoppare quello che sembrava già un dato complicato ed io ho notato che quel tavolo, era affetto da una sorta di “sindrome di Stoccolma”, nel senso che avendo il timore e l’incubo di Raffaele Sainato, ha finito di fare quello che proprio lui avrebbe voluto, cioè non fare nessuna lista. Come Comunità solidale, abbiamo più volte cercato di incontrare i leader di Pd, LocRinasce, Storia e Progresso per Locri e Dema e c’era un comun denominatore, cioè imporre dei veti rispetto sia ad una mia candidatura che a quella di Ettore Lacopo, fino a quando ci siamo sentiti totalmente esclusi da ogni nodo delle trattative. Oggi – ha commentato – a 7 giorni dalla scadenza della presentazione delle liste e con questa conferenza stampa, tentiamo di non disperdere il nostro patrimonio di idee, di offrire un contributo fattivo alla cosa pubblica. Sembrano momenti davvero molto drammatici, dal punto di vista della possibilità di realizzazione del nostro intento, ciononostante, abbiamo compreso che il nostro dovere è andare fino in fondo, non lasciare nulla di intentato e quindi costruire un’alternativa».
Una situazione, quella vissuta in questi giorni, quasi (a dire di Pino Mammoliti), “kafkiana”, condivisa anche dal commercialista Ettore Lacopo «È la prima volta – ha dichiarato – che mi affaccio alla politica locale, sono stato sempre dell’idea di anteporre il bene comune agli interessi personali e alle divisioni, perché non portano da nessuna parte, perché siamo tutti cittadini di Locri e il fine comune, è quello del miglioramento delle condizioni economiche-sociali del nostro paese. Noi abbiano rinunciato – ha evidenziato – nel corso dei vari tavoli, alla candidatura di Pino Mammoliti che poi, non si capisce il motivo, perché tutti vogliono i suoi voti però poi nessuno lo vuole in lista. Abbiamo rinunciato alla mia candidatura di sindaco, proposta dal gruppo Comunità solidale. Abbiamo cercato di trovare con quelli del tavolo, una soluzione unitaria su un progetto politico da portare avanti. L’impressione è che il centrosinistra, avesse uno schema studiato per non fare la lista e questo, a vantaggio del centrodestra. Il risultato di oggi, è una disfatta del centrosinistra, è come se fosse avvolto da una sorta di torpore. Nella politica ci vuole il buonsenso».
Il gruppo “Comunità solidale” ad ogni modo, non chiude ad eventuali future trattative con forze alternative alla maggioranza uscente (LocRinasce, Dema, Storia e Progresso per Locri) anche qualora si dovesse arrivare ai tempi supplementari per la composizione della lista, anche se secondo Pino Mammoliti, è di per sé paradossale che alcuni esponenti dello stesso centrosinistra, abbiano “giudicato” l’intesa iniziale avuta con il gruppo del centrodestra per la candidatura di Alfredo Cappuccio, quando tutto il resto del centrosinistra avesse “invocato” la candidatura di Raffaele Sainato, appartenente (prima di costituire il gruppo di maggioranza critica) alla maggioranza guidata da Giovanni Calabrese «Abbiamo – ha sottolineato Mammoliti – preventivamente sottoscritto ogni veto che ci veniva posto, pur di partecipare alla competizione elettorale con il centrosinistra e la colpa è del Pd. Questa è la disfatta del centrosinistra, targata Partito Democratico a Locri».
E se il movimento Comunità solidale, non dovesse trovare una quadra per le prossime amministrative?
“Se dovessero rimanere come riferimenti da un lato Giuseppe Fontana e dall’altro Raffaele Sainato – ha specificato Pino Mammoliti – non avrei personalmente difficoltà, a trovare una convergenza politica con Raffaele Sainato, visto che ha sposato le tesi delle nostre proposte politiche, come l’azzeramento della privatizzazione del cimitero e la questione Sogert. Ma non è questo oggi il mio desiderio, il mio desiderio è vedere accanto a noi e con noi, i protagonisti del centrosinistra».
VIDEO DELL’ODIERNA CONFERENZA STAMPA: