di Francesca Cusumano
LOCRI – Sono state 428 le istanze pervenute al Comune di Locri per l’assegnazione dei buoni spesa per l’acquisto di alimenti e beni di prima necessità, nelle tredici attività commerciali convenzionate. Delle 428 domande, sono state ammesse 277.
Sono scaduti infatti lunedì 6 aprile, alle ore 13, i termini per l’apposita richiesta, che riconosce tra i beneficiari, chi a causa dell’epidemia da Covid-19, è stato costretto a sospendere e chiudere la propria attività commerciale e artigianale per effetto delle disposizioni dei DPCM del 9 e del 23 marzo 2020; chi costretto a interrompere l’attività lavorativa precaria, saltuaria e stagionale; i lavoratori autonomi a Partita Iva, non aventi diritto all’indennità Covid-19 e quindi, al bonus 600 euro; gli inoccupati e i disoccupati; i lavoratori dipendenti di attività chiusa o sospesa (per effetto dei DPCM del 9 e 23 marzo), aventi diritto all’indennità della Cassa Integrazione in Deroga fino alla data di effettiva erogazione del beneficio; e infine, i destinatari di Reddito di Cittadinanza, REI o NASPI o altra forma di contribuzione pubblica che allo stato attuale, non svolgono alcuna attività lavorativa.
E proprio ieri pomeriggio, è partita la consegna a domicilio dei buoni spesa, ai 277 nuclei familiari aventi diritto.
«I competenti uffici comunali – ha comunicato il primo cittadino di Locri, Giovanni Calabrese- con un tour de force e un lavoro encomiabile, hanno valutato le numerose istanze pervenute per il buono spesa. Un sincero plauso ai dipendenti comunali e ai volontari dei Rangers International che si sono prodigati senza sosta, per raggiungere l’importante obiettivo».