di Giovanni Calabrese*
«È sicuramente corretto garantire a tutti la possibilità di manifestare le proprie idee e sicuramente questo è stato fatto oggi nella nostra città. In un clima surreale questa mattina è stato, però, imbarazzante vedere una città sotto assedio. Enorme disagio ai cittadini per favorire una legittima manifestazione che non ha avuto alcuna partecipazione considerato che nel momento di maggiore affluenza si è registrata la presenza di circa cinquanta persone». Così si esprime Giovanni Calabrese, sindaco della città di Locri che oggi per giuste e comprensibili ragioni di sicurezza è stata blindata, in occasione dell’inizio della prima udienza del processo al Tribunale di Locri dell’ex sindaco di Riace Domenico Lucano. Dal comitato “11 giugno” in concomitanza è giunta, giorni scorsi, la richiesta e autorizzazione dalle Autorità preposte a manifestare in tale occasione.
Ma stamane, “tanto rumore per nulla” e a differenza, di quanti, anche a livello mediatico, vogliono far credere, Locri è stata solo blindata, paralizzata, non solo nel traffico ma anche nell’economia locale, e di manifestanti attesi da tutta Italia, come detto dagli organizzatori, nemmeno l’ombra. All’ombra sono stati costretti a rimanere i commercianti ai quali, in qualità di primo cittadino, che ha dato seguito alle necessarie e corrette misure precauzionali previste in questi casi su disposizione delle competenti Autorità, chiedo scusa per i disagi arrecati; chiedo scusa ai cittadini che si sono ritrovati nel traffico in quanto strade chiuse e blocchi ovunque; ringrazio, allo stesso tempo, le Forze dell’ordine per aver garantito la sicurezza e gestito perfettamente la situazione». Ma tutto questo si poteva evitare?
«Da Istituzione mi chiedo quanto questa manifestazione, a conti fatti un flop e rilevatosi un caso costruito mediaticamente, abbia agevolato la giornata di oggi. Sostenere e manifestare è un sacrosanto diritto ma ciò non deve provocare spropositati disagi ad altri. Inoltre, dovendo prevenire ogni spiacevole episodio e garantire la sicurezza pubblica, che in termini di denaro, ha sicuramente avuto costi elevati, visto anche lo spiegamento di militari e le risorse impiegate, sarebbe stato opportuno specificare modalità corrette e adesioni reali, senza enfasi, ad una manifestazione che si prevedeva partecipata.
Non entrando in merito al processo, perché saranno le Autorità preposte ed interpellate ad occuparsene, l’odierna manifestazione deserta è la conferma che il territorio è stanco ed è rimasto indifferente alla vicenda politica del sindaco Lucano e del modello Riace.
Fermo restando che la Locride rimane un territorio solidale, non razzista, favorevole all’accoglienza, all’integrazione solidale, si evince oggi, più che mai, che le priorità per i nostri cittadini sono ben altre tra queste l’isolamento del territorio, il problema della sanità e della disoccupazione che oggi supera il 50 % della popolazione.
Dalla Residenza Municipale, 11 giugno 2019.
Il Sindaco
Giovanni Calabrese
*: sindaco di Locri