RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Il Movimento LocRinasce, considerate le numerose segnalazioni di protesta dirette dai cittadini al Comune di Locri a causa dei ruoli prodotti nel 2017 per i canoni idrici, si vede costretto a rendere noto il senso d’indignazione che si coglie nell’opinione pubblica.
Il Movimento, in un precedente comunicato stampa del cinque agosto, aveva già evidenziato il comportamento impudente dell’Amministrazione comunale nei riguardi dei contribuenti che avrebbero dovuto sopportare, secondo le varie anticipazioni ricavabili dal sito comunale, per canoni idrici, nell’anno corrente, il pagamento di tre ruoli più uno coattivo.
Cionondimeno anche per il ruolo 2009 sono arrivate puntualmente le richieste di pagamento coattivo, con l’aggravante che le intimazioni sono state inviate alla stragrande maggioranza dei cittadini, compresa la quasi totalità di quelli che avevano già ottemperato al pagamento nel 2012 (anno in cui fu richiesto il canone del 2009).
Quest’ultima circostanza sta esasperando tutte quelle persone che, volendosi fare riconoscere il pagamento effettuato regolarmente nel 2012, si scontrano con impiegati comunali disponibili ad accettare solo una quindicina di pratiche al giorno in un caos indescrivibile, che spesso degenera in liti.
Ad aggravare la situazione relazionale tra cittadini e Amministrazione contribuisce in modo rilevante la richiesta di pagamento rivolta, per la suddetta annualità, ai contribuenti delle contrade che storicamente non possono contare in un servizio idrico adeguato. In altri termini, gli abitanti di Moschetta, Faraone, Geraso, Caruso, Cittadella, Mandorleto, Paterriti, Ficheto, Capozza, Russo, Lucifero, Notrica, Saitta, Canneti e Merici, per il citato canone del 2009, non solo non hanno potuto fruire, come invece speravano, dello sgravio del 50% che è stato accordato loro per gli anni che vanno dal 2011 al 2014 a causa delle peculiarità inappropriate dell’acqua, ma, in aggiunta, dovranno sopportare le spese del ritardato pagamento. Ancora più frustrante è la situazione per tutti coloro che, non trovandosi più la ricevuta, dopo quasi cinque anni dal pagamento si vedono costretti a rifarlo.
Perché accade tutto questo? Perché le richieste di pagamento non vengono effettuate solo ai contribuenti morosi e si fa perdere tempo e denaro anche a quelli che hanno già pagato?
Nel 2017 non servono marchingegni contabili inventati da tecnocrati mestieranti per stabilire chi ha pagato e chi no; se non si dispone di appositi applicativi informatici, cosa che sembra abbastanza improbabile, basterebbe avvalersi di personale qualificato, capace di utilizzare un foglio Excel su un computer, per archiviare i dati riscontrati per pagamenti avvenuti, ma a Locri, purtroppo, sembra che regni il caos e nel caos difficilmente si potranno ottenere risultati utili per la comunità e per il Comune. L’Amministrazione comunale, per la situazione disastrosa che si è venuta a creare sotto l’aspetto finanziario, dovrebbe avere due obiettivi da perseguire principalmente: a) riuscire ad adottare provvedimenti capaci di far pagare la totalità degli utenti e non solo una minoranza che si deve sobbarcare l’onere dei tributi di tutti; b) riuscire ad adottare pratiche che rendano efficienti ed efficaci i servizi offerti alla cittadinanza; fino a quando sugli scaffali degli uffici si potrà osservare una gran massa di faldoni che denota lo scarso impiego delle procedure informatiche, non si potranno abbattere drasticamente i tempi di lavorazione rendendo i vari uffici interconnessi, efficaci ed efficienti. Ma come mai quei documenti non vengono inseriti in database informatici da personale di back office che troppo spesso non è utilizzato a tempo pieno? Purtroppo a Locri si è ancora all’anno zero!