(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- Si è tenuta questo pomeriggio la cerimonia di consegna dell’Ostello della Gioventù di via Garibaldi, immobile confiscato nel 2005 alla criminalità organizzata (finanziato con i fondi del Piano d’Azione Giovani “Sicurezza e Legalità “, progetto “Giovani in Cammino) al Consorzio Goel, aggiudicatario della procedura ad evidenza pubblica, espletata dal Comune di Locri.
L’Ostello della Gioventù, ribattezzato con il nome di “Locride”, sarà gestito dal Gruppo Cooperativo Goel per 10 anni (decorrenti dalla data di stipula del contratto di locazione), con l’intento di “promuovere uno sviluppo turistico e sociale che restituisca valore al territorio in una modalità esattamente opposta e contraria all’usurpazione mafiosa”.
Come si ricorderà, il giorno prima dell’affidamento (in concessione gratuita) della struttura, ignoti nella notte dell’11 febbraio scorso, avevano rubato tre caldaie e un impianto di pressurizzazione (per un valore di circa 9mila euro), dopo aver danneggiato l’unica telecamera di videosorveglianza installata.
Da qui, la ferma condanna dell’Amministrazione Comunale locrese che aveva ribadito la piena determinazione a portare avanti il progetto come “la più grande vittoria dello Stato nei confronti di una delle più note cosche della Città e della Calabria”.
Alla cerimonia di questo pomeriggio, hanno partecipato oltre al sindaco Giovanni Calabrese, a componenti dell’Amministrazione cittadina, al presidente del Goel, Vincenzo Linarello e al vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, autorità civili, militari e giovani.
Ad aprire i lavori, il primo cittadino che, fin dalle prime battute, ha rimarcato come finalmente si sia portato a compimento il travagliato percorso di individuazione del gestore del bene confiscato ai Cataldo, destinato ad Ostello della Gioventù <<La criminalità- ha esordito Calabrese– ha segnato questo territorio per eventi delittuosi; e quella che era conosciuta come la Città di Zaleuco, di Nosside e della Magna Graecia, è diventata la Città della ‘ndrangheta. Questo deve indurci a scegliere da che parte stare, noi l’abbiamo fatto, scegliendo la strada della legalità>>.
Il presidente del Goel, Vincenzo Linarello, ha poi illustrato il progetto che il Consorzio porterà avanti, operando in stretta sinergia con il Comune di Locri, elencando anche alcune attività del Gruppo Cooperativo<<Abbiamo ribattezzato questa struttura, nominandola “Locride”, per indicare il simbolo di riscatto, una Locride che trasforma qualcosa che è stato confiscato; al contempo, la società civile la impiega e produce sviluppo e lavoro per il territorio. Si tratta di un iter di rinascita per la Locride.
Goel è un’attività articolata del territorio, siamo presenti nella Locride, nella Piana di Gioia Tauro e nelle Province di Catanzaro e Vibo Valentia. Il Gruppo Cooperativo Goel è composto da 10 cooperative sociali, due ordinarie, due associazioni di volontariato, una piccola fondazione e 28 aziende agricole. La nostra, è una realtà che garantisce lavoro dipendente a 201 persone, mentre il valore della produzione di tutte le realtà, ammonta a circa 6milioni e mezzo di euro. Non solo, abbiamo servizi sociali e socio sanitari, abbiamo accolto ad esempio, nel 2015, tra minori e adulti, 263 migranti. Lavoriamo a contatto con la Prefettura su molti fronti. Abbiamo accolto e curato nella comunità psichiatriche, qui vicine, come Siderno, 23 persone. Nelle nostre comunità abbiamo accolto 69 persone, tra minori e neo maggiorenni.
Con Goel Bio invece, nostro ramo agricolo, oggi gestiamo 354 ettari di terreno, di cui 68 di uliveto e 153 di agrumeto. Il marchio Goel Bio è il marchio degli agricoltori calabresi che non si piegano al potere della ‘ndrangheta, anche se ripetutamente colpiti. Solo nel 2015, abbiamo distribuito 94.859 pasti.
Cangiari è il primo marchio di moda eco-etica, di fascia alta in Italia, partita dalla Locride. Produciamo 5300 capi di abbigliamento all’anno>>.
<<L’Ostello Locride-ha continuato Linarello- consta di 15 stanze per 45 posti letto, una struttura cardine per lo sviluppo turistico. Vogliamo caratterizzarlo come un Ostello di Alta Qualità, portando avanti il cibo biologico, i prodotti a km zero e la moda etica. Una Locride che non rinnega le sue tradizioni ma le valorizza. L’auspicio, è di poter godere della collaborazione delle istituzioni. Bisogna fare squadra e confluire tutti in un unico obiettivo, le istituzioni devono fare da barriera. In tantissimi in tutta Italia, si sono mobilitati per questo progetto. Una struttura che appartiene all’intero territorio>>.
Di rinascita, di speranza, di rispetto delle leggi e di recupero dei beni confiscati, hanno poi parlato le varie autorità intervenute.
<<Questa struttura-ha concluso il vescovo Oliva– è un’opera, segno delle positività delle nostre terre, il lato bello della Calabria. Bisogna prestare cura ai beni comuni, solo così potremo lanciare un segnale di riscatto per la nostra terra>>.
FOTOGALLERY e VIDEO DELLA MANIFESTAZIONE