di Redazione
LOCRI- Sembrano non volersi arrestare i disagi degli abitanti di via Provinciale di Locri, dopo l’apertura degli svincoli di Caulonia e Roccella Jonica che, ha comportato un notevole incremento del traffico veicolare, senza dimenticare l’alta velocità delle autovetture e l’inquinamento atmosferico da gas di scarico.
Ragion per cui, i cittadini interessati con nota datata 6 settembre 2016, hanno diffidato l’Anas e il sindaco Giovanni Calabrese, a individuare in tempi brevi, una soluzione alterativa che potesse spostare il traffico veicolare al di fuori del centro urbano, adottando idonee misure di sicurezza sulla Strada Provinciale, attraverso l’installazione di impianti di rallentatori ottici e ogni altra misura tesa a ridurre l’inquinamento acustico.
Ma è il 14 ottobre scorso, che l’Anas comunica all’avvocato Giuseppe Spadaro del costituendo Comitato “Basta svincolo in centro” che, di concerto con l’Amministrazione Comunale, erano in programma soluzioni alternative di collegamento diretto tra la SS106 Variante B e la SS106 vecchia SEDE.
Insoddisfatto da quanto dichiarato dall’Anas, il Comitato ha inoltrato il 22 ottobre alla stessa, una richiesta di accesso agli atti e di rilascio copie della documentazione, attinente la realizzazione dello svincolo e dei progetti di collegamento diretto tra le due SS106.
Analoga richiesta, è stata poi indirizzata all’ufficio tecnico del Comune di Locri.
Peccato che ad oggi, fa sapere l’avvocato Giuseppe Spadaro, prevale “il silenzio più totale della stessa Anas, nonchè del Comune di Locri”.