di Redazione
LOCRI – Lo scorso 22 luglio , presso l’U. O. di Medicina Generale dell’ospedale di Locri, diretta dalla dottoressa Rita Bennici , due pazienti della Locride , affetti da una rara malattia genetica caratterizzata da “Deficit Congenito dei Fattori della Coagulazione : Carenza Grave dei Fattori XIII” sono stati ricoverati e curati con l’ultimo ritrovato farmacologico, per la prevenzione a lungo termine delle emorragie spontanee che caratterizzano questa malattia.
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La specialità medicinale è denominata NovoThirteen(Catridecacog) ed è presente nella forma farmaceutica di fiale e.ve si può utilizzare solo in ambiente ospedaliero.
E’ un farmaco salvavita , in commercio in Italia dal 3 giugno 2014 . Rappresenta un superamento in termini di efficacia e di sicurezza rispetto alla terapia tradizionale con emoderivati.
E’ prodotto in laboratorio con tecnologia da DNA ricombinante e non essendo di origine animale o umana non rappresenta fonte di infezione.
Questo farmaco è stato utilizzato per la prima volta in Italia dal Primario dell’U.O. di Medicina Generale dottoressa Rita Bennici con la collaborazione del dottor Gianluca Sottilotta del Centro Emofilia della Azienda Bianchi-Melacrino – Morelli di RC , del Direttore dell’Unità Operativa della Rianimazione dottor Franco Adamo, del personale paramedico tutto, e tecnico della Cardiologia.
Solo la sinergia di intenti e di azione tra tutti i componenti della Direzione Strategica : Il Commissario Straordinario Francesco Sarica, Il Direttore Sanitario Aziendale Ermete Tripodi, Il Direttore del Dipartimento Medico Domenico Calabrò, Il Responsabile del Servizio Farmaceutico di Locri Simari, ha reso possibile praticare, nell’Ospedale di Locri, presso il Reparto di Medicina Generale, il farmaco che rappresenta il presente è forse il futuro di questa rara malattia : solo 35 casi in Italia secondo il Registro A.I.C.E., e 900 casi circa nel Mondo intero, secondo i Registri Internazionale del fattore XIII. Essere curati nella propria terra in generale, e di una malattia rara come in questo caso, rappresenta una vittoria per il paziente, per la società civile, per l’ASP di RC e per il Direttore dell’Unità Operativa di Medicina Generale Rita Bennici.